La FIOM-CGIL alcuni mesi fa, aveva apprezzato il comportamento della Direzione aziendale di Teknalsystem, perchè su richiesta del Sindacato, aveva ritirato i 30 licenziamenti annunciati e li aveva trasformati in richiesta di CIGS per 20 lavoratori anzichè per 30. [br] Ma da quel giorno anzichè prendere atto del senso di responsabilità dei lavoratori iscritti alla FIOM e del suo rappresentante sindacale aziendale, è incominciata un opera di velata intimidazione e di mobbing strisciante nei confronti dei lavoratori iscritti al sindacato CGIL che sono stati i più penalizzati e che sono stati esclusi dalla rotazione con pretesti inaccettabili. [br] L’esasperazione tra i lavoratori iscritti alla FIOM ed altri lavoratori, ha costretto l’unico rappresentante sindacale aziendale a chiedere di essere messo in cassa integrazione, per evitare le provocazioni e gli addebiti di responsabilità che da più parti gli venivano rivolti.[br] La Direzione aziendale in modo del tutto irresponsabile anzichè sostenere le ragioni della crisi che hanno portato ad una contrazione delle commesse e quindi alla necessità di spalmare su tutti i lavoratori il sacrificio di tale situazione, ha fatto intendere ad alcuni lavoratori, costretti ad accedere alla rotazione per come è giusto, che se se ciò si verificava, la colpa era del sindacato e dell’unico rappresentante sindacale aziendale che aveva preteso che si rispettasse l’accordo sottoscritto. [br] Il datore di lavoro, anzichè creare le premesse per un clima sereno all’interno della propria azienda pretendendo la collaborazione e la disponibilità di tutti, di fronte alla crisi non sa far di meglio che mettere i lavoratori l’uno contro l’altro e non assumersi invece per come sarebbe giusto responsabilità di Direzione e compiere le scelte conseguenti, senza addossare le responsabilità al “sindacato e ai suoi rappresentanti.[br] Non pensi la Direzione aziendale di poter impunemente procedere al licenziamento e alla messa in mobilità dei suoi lavoratori senza doverne dare conto alle autorità preposte, e ai rappresentanti dei lavoratori.[br] La FIOM denuncia tale situazione all’opinione pubblica e si riserva di intraprendere le iniziative necessarie sia per ristabilire corrette relazioni sindacali, e sia per affermare il rispetto per chi rappresenta i lavoratori e la FIOM-CGIL nell’azienda. Questo stato di cose non è più tollerabile e la FIOM-CGIL non esclude inoltre di interessare della vicenda in maniera formale l’Ispettorato del Lavoro e di procedere anche per vie legali se tale situazione dovesse persistere anche nell’immediato futuro. [br][br] Catanzaro, 09/06/2010. [br][br] FIOM-CGIL [br] Catanzaro-Lamezia