Auguri farmaceutici

Buona fine e buon inizio a te, che di tutti gli altri
ne hai sicuramente un necessario bisogno
non per la fortuna né per il guadagno
né per la carriera né per i tuoi scranni. 
Né per le tue future collocazioni e inganni,
di questi sei maestro a non farteli mancare
se è vero che dal cuore si sa come maledire
i propositi di male vestiranno i tuoi panni.
Dal tuo di dentro tu li fai uscire pieni dei tuoi scopi
sei più furbo della volpe riempi tutti gli spazi
più bugiardo di Salvini della Meloni e degli oroscopi
il tuo agire non ha morale né etica, ma ti sazi.
Non hai bisogno dei sogni e nemmeno di sperare 
quando s’avverano i tuoi domini di intrallazzi
li rubi per mestiere e li conti a pezzi
li cancelli agli altri col tuo solito sparlare.
La luce t’abbaglia quando è d’innanzi
e la lucerna degli occhi la copri e la scarti 
per navigare da solo nel buio dei tuoi sguazzi. 
Le parole che ti mancano ti giacciono nella mente
non dai libri li rammenti, ma dai serpenti
in una narrazione sfaldata dai penitenti
come una fetta di pandoro nel latte bollente.
La salute ti auguro di tenerla a lazzo
anche se non ti serve a niente
vivere sano con il tuo codazzo 
non ti salverà dai malanni della mente
se dici degli altri che non valgono un cazzo.
Di nessuna cosa hai più bisogno 
per questo ti faccio i miei auguri
per trovare l’onestà che ti è carente, 
acclarato che la tua firma: non vale niente. 
Ti auguro salute sana di un cristiano inquieto, 
di un umano vivo non mercenario
in una coscienza senza parafrasario
e un petto battente che non sia velleitario.
Insomma un sindacalista vero e puro e fraterno
che arriva a piangere e per gli altri a lottare
per non diventare alla fine del tempo terreno
un corpo sfatto, solo da sotterrare.