Augurologia

Inutile augurare un buon anno il primo giorno dell’anno, quando poi nel secondo giorno dell’anno ci si maledice. Comunque io auguro a tutti quelli che mi vogliono male, e vi assicuro che ce ne sono stati l’anno passato e ci saranno anche con il nuovo; un anno pieno di tutto quello che vogliono e desiderano. L’unica cosa che spererei e che il quel tutto, non ci sia anche il poco rubato agli altri. Per quelli che mi vogliono bene e non lo rammentano negli auguri ma se lo scrivono sulla carne, gli auguri servono a poco, perché l’amore non ha tempo ne fine. Sono con loro negli istanti del tempo e per ogni istante un nuovo anno e da ricontare. Un augurio, senza speranze salvifiche, ne allontanamento di dolori, ne pieno di uno ne pieno dell’atro. Un augurio per trovare la forza di consumare vita, anche quando va al contrario. La forza di appesantirla o alleggerirla, d’amarla persino maledirla, perché sarebbe da ipocrita pensarla solo benevola. Auguro a tutti la forza di poter dare alla vostra vita, la direzione che più vi aggrada, senza venir meno a quello che uno è, ricercando sempre la verità e non la menzogna. Un augurio di lotta, per tutti quelli che nella lotta ritrovano la loro vita. Un augurio che sia di reciproca solidarietà, in un calendario senza tempo.