Ballata delle femmine. 

Io ho paura delle donne furbe
scelte dai maschi per diventare quote
bilanciano numeri numerati
l’otto di marzo camminano armate.
Ho paura di quelle che non s’indignano
o se lo fanno contano le ore
prima di svelarsi donne d’onore;
i consessi riempiono di disonore.
Ho paura di quelle consapevoli
che recitano la parte da caporali
allineate sorridono ai generali 
spargono mine che poi fanno male.
Ho paura delle donne che riempio liste 
come se non avessero un’anima
né un corpo da rispettare,
collocate da i maschi che li vuole solo usare. 
Ho paura della donna volpe e dell’uomo gatto 
misoginia perfetta di un ricatto
imbonitori di cattiveria asessuata 
vestita di una bugia prefabbricata. 
Quanto mi piacciono le donne forti
le madri le sorelle le zie combattenti.
I maschi sono solo perdenti
dinnanzi alle donne che mostrano i denti.
Quanto le amo le donne partigiane
quelle che non s’arrendono 
né nell’oggi né nel domani
si liberano per sempre dai recinti mentali
dentro  una cultura violenta e patriarcale.
Le donne non sono cielo, ma terra,
gridano tutte che non voglio guerra.
Donne che credono solo alla pace
con il pugno alzato e senza mimose.
Amo le femmine che non si fanno maschi
che scelgono la giustizia agli inganni
non aspettano ricorrenze per essere donne;
lo sono da sempre, o non lo sono mai state. 
Femmina penso se penso all’umano
Io sono un maschio e la prendo per mano.