Cenadi: Il sindaco e l’assessore bimbominkia

Dopo l’uscita del famoso libro del giornalista del Fatto Quotidiano Giacomo Salvini, che racconta le chat dei parlamentari, deputati e ministri del partito Fratelli d’Italia, a Cenadi potrebbe uscirne un altro che racconta le assurde discussioni che, nella chat delle mamme dei figli che prendono lo scuolabus per andare a scuola, si sono consumate in questi ultimi mesi.

Ma partiamo dalla vicenda più rilevante, a mio avviso anche assurda e potenzialmente omissiva di reati per il suo contenuto. Mi riferisco alla lettera che lo stesso sindaco, tramite il suo assessore Giovanni Teti – presumo quello con la delega all’Istruzione –, ha inoltrato nella chat delle mamme.

Il 20 gennaio 2025 i vigili urbani di San Vito sullo Ionio hanno riscontrato che lo scuolabus era sprovvisto sia dell’assicurazione che della revisione. Inoltre, secondo alcune voci – ma su questo non abbiamo certezza –, lo stesso vigile avrebbe accertato anche l’usura eccessiva dei pneumatici. Dalla lettera non si capisce se l’autobus sia stato successivamente messo in fermo perché sotto sequestro, vista la gravità delle violazioni al codice della strada, oppure no. Se il fermo non è scaturito da un sequestro, credo che si ravvisino gli estremi di un reato di omissione, in quanto nessun vigile o corpo di polizia può concedere un simile favore a chiunque, tanto meno quando si tratta di uno scuolabus privo di tutti i requisiti di sicurezza necessari per la circolazione. La mancanza di tali accorgimenti, oltre a comportare sanzioni e multe, mette a rischio la sicurezza degli alunni che ogni giorno devono recarsi a scuola. Un fatto, a mio avviso, di estrema gravità.

Nella stessa lettera si precisa che quello che il sindaco definisce un semplice “disguido” è stato segnalato nella chat delle mamme e che, nello stesso giorno, si è provveduto a regolarizzare l’assicurazione, mentre per la revisione ci vorrà qualche giorno in più. Inoltre, il sindaco attribuisce l’accaduto a una “dimenticanza” dell’ufficio tecnico, sostenendo che quest’ultimo non ha svolto al meglio il proprio dovere. Bisogna ricordare che la responsabilità dell’ufficio tecnico, con delibera della giunta comunale, è stata assunta a partire dal 1° gennaio 2025 dallo stesso sindaco. Successivamente, però, si contraddice affermando che questi fatti non devono essere scaricati sull’attività dell’amministrazione, “essendo essa tenuta ad assicurare che gli uffici comunali svolgano al meglio e con efficienza il loro lavoro”.

Prosegue poi con un’affermazione a mio avviso inaccettabile, sostenendo che l’accaduto sia stato solo il risultato di una svista, alla quale tutti possono purtroppo andare incontro. Ma si dimentica di essere il sindaco e di avere precise responsabilità. Pensare che un’omissione così grave possa capitare a chiunque è assurdo: non tutti guidano un autobus che trasporta bambini! È scandaloso, addirittura vergognoso, ridurre tutto a una semplice svista quando si parla della sicurezza dei bambini.

Per far ingoiare la pillola delle inaccettabili inadempienze, la lettera del sindaco continua e rammenta alle mamme che, prima dell’inizio dell’anno scolastico 2024, sono stati spesi circa 8 mila euro per mettere a norma e in sicurezza lo scuolabus. Sottolinea inoltre la difficile situazione economica in cui versa il Comune, per poi vantarsi dell’istituzione, a breve, di un nuovo servizio: la mensa scolastica con refezione e punto cottura. Su quest’ultimo argomento, tuttavia, afferma una bugia colossale, sostenendo che la mensa a Cenadi non sia mai esistita.

Ritornando poi sulla questione dello scuolabus, si tira la zappa sui piedi, perché afferma che nel mese di gennaio lui stesso ha contattato l’officina Filomena Casalinuovo per richiedere un preventivo per la revisione. A questo punto ci chiediamo: se l’autobus è stato fermato a San Vito il 20 gennaio ed è stato trovato senza revisione, dalle parole del sindaco emerge chiaramente che sapeva che la revisione era in scadenza o addirittura scaduta, ma si è guardato bene dal fermare lo scuolabus e ha permesso che continuasse a circolare senza i requisiti di sicurezza necessari, mettendo a rischio la sicurezza dei bambini. Siamo in balia di amministratori irresponsabili e privi di scrupoli, che si deresponsabilizzano trovando pessime giustificazioni.

Ma la saga dell’autobus non è finita. Oltre al sindaco, nella chat compare anche la responsabile del settore finanziario, Maria Rita Schiavone, che, di fronte a tutte le irregolarità riscontrate e ai reati emersi nella lettera del sindaco, invece di denunciare e assumersi le proprie responsabilità, ammonisce alcune mamme, invitandole a stare attente a ciò che scrivono, perché potrebbero incorrere in affermazioni pregiudizievoli.

Per non parlare del costo del servizio scuolabus, che, stando all’avviso per l’anno 2024/2025 inoltrato nella chat delle mamme, prevede un costo di 20 euro per il primo figlio e di 15 euro per il secondo figlio, senza alcun criterio di proporzionalità rispetto al reddito delle famiglie. Inoltre, le ricevute di pagamento devono essere conservate con la massima attenzione, perché, se non vengono esibite, il servizio non viene erogato, anche se già pagato. Ciò significa che le famiglie che smarriscono le ricevute dovranno ripagare quanto già versato. Questo sistema burocratico, purtroppo, non è applicato solo al servizio scuolabus, ma a tutta la gestione dell’imposizione locale.

La storia si conclude con un’altra assurdità pittoresca, quella dell’assessore Giovanni Teti, che informa le mamme di un problema con la revisione, aggiungendo che la porta dello scuolabus non era funzionante e che si sarebbe provveduto a ripararla prima di completare la revisione. Anche quest’ultima vicenda è surreale, considerando che a settembre erano stati spesi circa 6 mila euro per riparare l’autobus, come indicato nella Determina N. 74 del 10/09/2024.

Un altro aspetto grave riguarda gli autisti, che vengono pagati in modo irregolare e sono costretti a sobbarcarsi lavoro extra senza alcun riconoscimento, assumendosi responsabilità che non gli competono, solo per spirito di servizio e per evitare disservizi alle famiglie e agli alunni.

Infine, considerato che il sindaco e l’assessore si mantengono in carica frodando la democrazia – avendo vinto le elezioni tramite una lista civetta e continuando a rimanere in carica con metà della loro maggioranza che non partecipa più ai consigli comunali – tutto ciò è da considerarsi vergognoso.

L’assenza di un vero e serio controllo amministrativo e politico da parte dell’opposizione pregiudica il corretto funzionamento della democrazia. L’attuale amministrazione può essere paragonata a dei ladri che entrano in casa sfondando la porta. Il sindaco, con la sua lista civetta, non ha fatto altro che sfondare la porta del Comune, senza alcuna legittimazione popolare o democratica.