Non so, ma io penso che l’elezioni comunali e quelle regionali, a qualcuno forse a tanti, gli serviranno per garantirsi possibili sviluppi lavorativi. Oltre ad essere per qualc’altro una vera e propria ripicca politica. Se dovessi parafrasare il vangelo direi: non porgere l’altra guancia, “fatti na lista elettorale, e mina”. Non parlo delle carriere professionali, perché al di qua del Pollino, di solito, ma non sempre fortunatamente, il carrierismo è impastato più con le raccomandazioni. E il periodo migliore per farle sbocciare, rimangono l’elezioni di qualsiasi livello. Bisogna trasformare l’informazione in propaganda. Prendi un giornalista amico, un partito facciale. Un commissario collaborativo, che presenzia le iniziative propagandistiche e non presidia il comune. Tutto si compone per comprendere cosa cova veramente nell’impegno politico di tanti personaggi che oggi sono illuminati sulla via dell’elezioni. Per non parlare delle idee politiche e degli interventi sociali, del partito facciale.
Ho sbagliato tutto, non dovevo cercare l’unità e la fratellanza. Non dovevo farmi ispirare da Papa Francesco. Dovevo mandare affanculo Stefano da molto tempo. Mi ero innamorato di una idea, e come sapete tutti voi, quando io mi innamoro, “non d’ava pe nessunu”. Dovevo continuare la mia lotta e riprendere la mia primaria ispirazione politica: Peppino Impastato. Dovevo continuare a veicolare bellezza. Ma quella poca che ho potuto difendere ormai è diventata “Grande bruttezza”. Ho sbagliato tutto, perché bisognava contrapporsi ad una cultura politica degli amici degli amici, che perdura dentro le nuove generazioni e vuole ancora perdurare. I Padri comandano i figli e i figli si lasciano comandare da i padri. In politica e non solo a Cenadi esiste il familismo patriarcale. Una sorta di :”o ti candidi duva dicu io o ti cacciu da casa”.
Invece di parlare di PNRR, in un paese dove già i finanziamenti europei non vengono tratti da nessuna politica di sviluppo. E dove nei bandi pubblici si infiltra la Ndrangheta, più che di iniziative sui finanziamenti europei del PNRR, si dovrebbe invitare il Procuratore Gratteri, e magari dirgli come difenderci dall’aggressione mafiosa. Oppure magari presentare qualche libro che racconta come la Ndrangheta in Calabria ormai controlla quasi tutto. A mia avviso sarebbe meglio parlare di CCNL, visto che a Cenadi si disconoscono. Potremmo pure invitare qualche Vescovo per parlare del loro manifesto uscito in questi giorni, per le imminenti elezini regionali. Naturalmente se inviti un Vescovo non puoi non parlare dell’enciclica Fratelli Tutti. Ma anche di Laudato si. Quest’ultimo testo, visto l’estate luciferina che stiamo vivendo, sarebbe un vero e proprio manifesto politico da veicolare diffondere e renderlo un vivere quotidiano di tutti. Cosi invece di lamentarci della raccolta differenziata, la pretenderemmo ancora più radicale e che abbia un diretto risparmio sulla tassa.
Da parte mia, ormai non ho più l’entusiasmo di un tempo. La mia esperienza da consigliere comunale, non è servita a niente. Non ha generato niente. L’unico rammarico che mi è rimasto, non sentire oggi un folle, che con il megafono per le vie del paese grida i suoi giornali parlati non per garantire i propri interessi, ma quelli di tutti.
PS1. avete lasciato il paese dentro la pandemia senza nessun supporto ne sostegno sociale, oggi vi sentite invasi da civismo… per favore …
PS2: I democristiani son tornati e i socialisti si riprenderanno i loro luoghi. Si chiama Villa Comunale Prof. Domenico Casalinuovo. Mettetevelo nella testa oggi e per sempre. Forse l’entusiasmo mi manca, ma può rivenire.