Sono state presentate le liste elettorali al comune. Sono due, una quella che conoscevamo, ma niente ancora era ufficiale se non la sola candidatura a sindaco del compaesano Dottore Franco Casalinuovo. L’altra capeggiata da Alberto Casalinuovo.
La Candidatura di Alberto dev’essere stata decisa all’ultimo momento. Io personalmente, mai mi potevo immaginare la sua candidatura come capolista in una lista civetta. Ma ormai a Cenadi può succedere di tutto.
Sulla Gazzetta del Sud, in un articolo con le relative foto dei candidati a sindaco, preannunciano che la presentazione delle liste rientra in un accordo tra i due capolista Casalinuovo, dove una delle due liste, quella capeggiata da Alberto Casalinuovo è fittizia e serve solo a baipassare lo scoglio del 50% degli aventi diritto; se si fosse presentata una unica lista.
Il quorum da superare se fosse stata presente una sola lista è di circa 380 voti. All’incirca gli aventi diritto a Cenadi oggi sono circa 750. Alle passate elezioni amministrative i votanti totali sono stati 391. Le tre liste hanno raccolto in totale 381 voti.
E’ del tutto evidente che il quorum poteva essere raggiunto, ma per come sono state confezionate le liste, il sindaco sarà eletto da una minoranza di persone che si recheranno a votare. Lo sappiamo in anticipo. Il prossimo sindaco, il primo eletto con il Green Pass elettorale, sarà Franco Casalinuovo. I giocattolino furbocratico con la lista civetta messo in campo, lo garantisce come è certa la mia pelata e quella dello stesso candidato a sindaco.
Non abbiamo più radici né politiche né culturali a Cenadi, e forse nemmeno affettive. L’evidenza è nelle liste presentate ieri. Una volta i Casalinuovo erano uomini di partito con una loro integrità politica. Più o meno spessa ma c’era. Niente in confronto ai Casalinuovo contemporanei candidati a sindaco. Io so di certo che i vecchi Casalinuovo oggi sono in cielo. Tutte e due. Sia il socialista che il democristiano. Secondo me quello più incazzato dei due è il democristiano. In questi giorni si sta dicendo tra se e se per non farsi sentire dal figlio: “Meglio morire padre democristiano dei miei tempi, che da figlio civetta di un progresso fittizio.”
Naturalmente gli vorrà bene lo stesso come fa un padre dal cielo, ma ogni tanto gli verrà in sonno e gli strillerà in un orecchio: “ohh, ma mi muari civetta?”
Chi mai se lo sarebbe aspettato. Ma riflettendoci bene, anche questa frettolosa decisione del nostro compaesano ha una sua giustificazione. L’influenza matrimoniale con chi prima di lui si è prestato a fare una lista civetta, lo ha convinto che se lo ha fatto lei che è la moglie, lo può fare pure lui che è il marito. Questa alternanza tra marito e moglie, la troviamo anche per altri componenti della lista del Dottor Franco Casalinuovo. Naturalmente è evidente che nemmeno per decidere di mettersi in lista e usare il giocatolino della lista civetta per essere eletti, hanno necessità di adoperare l’etica, la politica e la morale. A Cenadi non serve e con queste candidature è evidente che i candidati hanno dovuto farne a meno. Tali caratteristiche necessari per fare politica, li hanno chiusi in un cassetto, altrimenti nessun uomo potrebbe resistere alla pressione morale etica e politica che può venire fuori dall’anima. L’unico modo per decidere è reprimere il più possibile tutto quello che li può far prendere coscienza di se stessi.
Naturalmente io non ho le competenze per poter formulare un ricorso per manifestata indegnità e far emergere eventuali reati amministrativi, magari con risvolti penali sulla presentazione della lista civetta. Sappiamo che è legale. Non si commette nessun reato a presentare una lista fittizia che serva solo a non incorrere nel quorum sopra descritto. Si potrebbe formulare qualche ipotesi solo se ci fosse stato un evidente interesse. Una prova evidente e giuridicamente rilevante che pone l’intero meccanismo usato, – la presentazione della lista civetta – in una condizione fraudolenta. Non c’è, e io non riesco a trovarla. Quello che posso rilevare io con le mie limitate competenze e non so se questo potrebbe essere una prova con rilevanza giuridica, è quello che emerge dalla stampa. Che la lista civetta fa parte di un accordo tra i due candidati a sindaco.
Qual’è questo accordo? Il favore fatto ad un Casalinuovo candidato a sindaco di non confrontarsi con il quorum, oppure c’è qualcosa di nascosto sotto, che noi non sappiamo.
La domanda che mi pongo è: ci si può mettere d’accordo per eludere il quorum? Se le liste fossero veramente autonome e indipendenti una d’altra, come dovrebbero essere, anche se una di esse ha tutta la carateristica della lista civetta, non si potrebbe far emergere la fraudolenta presentazione. E’ civetta e si puo fare, nessuna legge lo vieta. Ma se gli stessi candidati dichiarano sui giornali che uno dei due lo ha fatto per far vincere in sicurezza l’altro, qualcosa non torna. Se per la legge questo comportamento non è colpevole né perseguibile e quindi legittimo, di sicuro non è legittimo politicamente, eticamente e moralmente. Di queste tre caratteristiche, anche in questo caso non ne devi possedere nemmeno una per poter eludere la democrazia e attraverso un giocattolino elettorale, occupare il comune avendo ricevuto il consenso non della maggioranza dei Cenadesi, ma della minoranza. Un sindaco senza una effettiva legittimazione popolare, ma solo burocratica e fittizia.
Io spero che si siano fatti bene i conti, e superino la soglia, almeno di quella che ha raggiunto l’ex sindaco, altrimenti il giocattolo usato non lo certificherà la legge se è stato tale, ma i numeri. Gli stessi numeri evidenzieranno la differenza di cosa è giustizia e cosa legalità. Cosa è la democrazia e cosa è la furbicrazia amorale.