Cenadi: Un Vaffanculo Costituzionale di panico e corona virus.

Non voglio un sindaco come quello di Messina, ma nemmeno uno che s’imbosca. Ormai Cenadi è stato potenzialmente toccato dal virus. Dico potenzialmente, perché abbiamo saputo dal Sindaco di Chiaravalle Centrale che in una struttura messa prontamente in quarantena è stato richiesto il tampone per tutti i lavoratori e le persone assistite, perché è arrivato Covid 19. Era lontano quando si trovava in Cina e nelle regioni del Nord. Oggi lo abbiamo registrato per la prima volta, vicinissimo. Ormai sentiamo la sensazione di avercelo quasi addosso. Sappiamo che lavorano nostri compaesani, pur non avendo sintomi ma trovandosi dentro alla struttura sociosanitaria, sono interessati anch’essi e sono stati messi in quarantena, e stanno aspettando di fare il tampone. Lo stesso Sindaco del Comune di Chiaravalle Centrale lo ha dichiarato in un suo video messaggio, veicolato su Facebook.
Io voglio solo cogliere l’occasione di restargli vicino con le mie parole. Vorrei che sappiano che tutto il paese è solidale con loro. Con tutti quei compaesani che oggi sono costretti a lavorare. Chi negli Ospedali del Nord o del Sud, chi nelle strutture di assistenza della nostra Regione. Voglio rivolgermi a quelle compaesane che lavorano nei supermercati o nelle farmacie. E naturalmente a tutti i nostri immigrati che insieme a noi lottano dalle loro case al di la del Pollino. Nel ricordare a tutti i lavoratori costretti a lavorare nelle attività essenziali, di pretendere tutti gli ausili di sicurezza necessarie. Potete rifiutarvi di lavorare, se non vi danno quello che e stabilito nel relativo Documento di Valutazione dei rischi aggiornato dalle azienda per la pandemia che stiamo subendo. Rivolgetevi ai vostri rappresentanti sindacali, e pretendete di trovare con l’azienda un equilibrio, applicando il protocollo sulla sicurezza. Spero che dopo l’accordo di oggi con i sindacati e governo, si riducano le attività al minimo necessario.
Non sopporto questa assenza istituzionale. Non credo nelle istituzioni gestite per come fanno gli amministratori del mio paese. Ormai tutto è lasciato alla sola burocrazia da appendere ai muri. Che nessuno può leggere perché fortunatamente resta chiuso in casa. Quella che manda la Prefettura o quella che preparano i dipendenti Comunali. Di fatto potremmo fare a meno del Sindaco. I dipendenti Comunali, lavoratori, assolvono tutto quello che burocraticamente sono obbligati a fare. Il Sindaco forse da casa e con il telefonino si accerta della situazione, o forse no.
Dicono che un compaesano consigliere comunale, l’unico, sta aiutando i dipendenti mettendosi a disposizione dei compaesani. Proprio in ragione del compaesano, voglio dirvi che non fa parte dell’amministrazione. Non è né di maggioranza né di opposizione. Fa quello che può fare, come lo ha fatto da sempre. Una volta c’era un Sindaco vero che lo dirigeva, oggi, fa come gli pare a lui. A mio avviso i matrimoni e le varie iscrizioni all’anagrafe. Persino la trascrizione dei compaesani defunti negli elenchi, avrebbero un giusto valore se invece del Sindaco protempore imboscato, li firmasse il consigliere tutto fare. Oggi abbiamo bisogno di una voce autorevole, abbiamo bisogno di un Sindaco non di una sua maschera. Proprio inerente al possibile contagio a Chieravalle centrale stanno girando dei messaggi audio sulle reti sociali. Non conosciamo la fonte, ne possiamo risalire a chi lo ha veicolato per primo. In questo contesto lo potremmo chiamare l’appestatore 0. Diffidate di tutti quei messaggi che circolano, e dove non potete attribuirgli la giusta fonte evitate di veicolarli ancora sulle reti sociali. Accertatevi se sono vere oppure delle cazzate infami. Chi vi vuole dare un informazione deve per primo mettere la sua faccia. E di tutto deve essere possibile e certa e accertabile la sua provenienza. In mancanza sono solo stupidate. Una strumentale notizia sui social si comporta come il virus. La menzogna infetta telefoni e menti e cuori e cervelli, veicolando panico. Ormai penso circolano in tutto il paese. Non possiamo avere un Sindaco assente. Vogliamo che anche a Cenadi una fonte autorevole come lo è il Sindaco si assuma la responsabilità di dare correttamente tutte le informazioni necessarie a tutti compaesani. Che gestisca personalmente lui stesso un profilo sulle reti sociali, e lui stesso segue e informa tutti. Si metta a disposizione per tutti quelli che hanno necessità. Comunichi con tutti i nostri compaesani emigrati e costruisca una rete di solidarietà e di sostegno reciproco e solidale. Vogliamo un sindaco non un disertore o un crumiro alla rovescia. Sappiamo che l’opposizione non esiste come non esiste la maggioranza. Il legame che li tiene insieme non è politico ma amicale e parentale. L’opposizione in tutti i suoi componenti è indegna a sedersi nel consiglio comunale. Lo stesso in cui io ho passato le mie lotte e battaglie. È indegno, e per tale ragione, dopo tre anni di niente, dovreste dimettervi. Dovrebbero avere un sussulto di dignità e lasciare il consiglio. Nell’anno domini 2020, il vostro ricordo sarà, non come quello che ho lasciato io, ma solo di fhiatu pestilenza e corona virus.