Cimitero alla rovescia.

Si muore per non avere tempo da contare.
Si è già morti nell’acqua di un battesimo
in una resurrezione molecolare
vittima di un bene sacrificale
che cancella il vecchio
e riscrive l’eterno avvenire.
Come si può morire di nuovo.
Come si può spegnere l’infinito.
Come si può rendere perimetrale l’amore
una volta che ti è transitato nel cuore
dentro limiti terrestri e morali.
In un corpo tenuto sotto spirito
dallo spirito che non spira;
perché ormai se ne è certi,
l’anima è fatta per durare.
Oggi i vivi vanno al cimitero.
Pure i morti ci ritornano
entrambi piangono lacrime
il cuore in mancanza d’altro
pompa ricordi che non sono defunti.
Da entrambi le parti, la vita si sente
ma e da questa parte che la si consuma
lasciando ai morti seppellire altri morti.