Mi pesa non poterti aiutare
perché in verità avrei voluto
farti polvere con le parole.
Ne ho la possibilità e con te
ormai ne faccio mestiere.
Mi pesa non poterti aiutare
e m’offende rimanere inerme
per una pietà che solo commuove.
Hai paura di Dio e dell’orco
che da dentro ti cresce
portandoti in bocca, la saliva del diavolo.
Non è del tuo corpo che m’importa
ma della tua anima si.
Di quella scintilla che appartiene a Dio
e nessun uomo ha il diritto su di essa
nessuno la può sporcare.
Nelle mie preghiere
imploro Dio che diventi spazzino
e pulisce l’anima tua
dalla spazzatura che produci.
Non è importante quello che nel corpo introduci
ma quello che dal corpo esporti
anche quando è vomito verso gli altri.
O pena della tua anima non del tuo corpo.
Quello che non sopporto, e mai avrei pensato
di doverlo sopportare;
diventare materiale per il tuo affare.
Mi pesa essere il giocattolo del diavolo
che nel tuo petto tesse la sua vendetta.
Mi pesa non poterti aiutare
se il diavolo è il tuo curatore fallimentare.