Chi ha letto Kafka e la sua metamorfosi, troverà nel, “Il ladro di ombre” di Veronica Cantero Burroni, la stessa e geniale narrativa. Penso che sia un buon libro per i tanti regali di Natale. Chi lo ha scritto ha oggi 16 anni ed è al suo quinto racconto. Geniale come la verità quando si mostra. Ombre vendute per il pane diventano sport calcio e solidarietà. Ps. sembra l’Inter giocare.
Mi son chiesto dopo averlo letto. Siamo noi che scegliamo le parole, o sono le parole a scegliere noi per aiutarci a dire le cose. Prendendo spunto proprio dal racconto vi vorrei proiettare su di una apparentemente similitudine con la rappresentanza politica che la Calabria ha avuto in seno al direttivo e all’assemblea generale Cgil fino ad oggi, al netto della solidarietà e del calcio. Non so quanti compagni oggi sono componenti del direttivo nazionale e dell’assemblea generale, quello che so di certo che nell’assemblea di gennaio, il segretario generale ci sarà in rappresentanza della Calabria con il corpo e con la proprietà della sua ombra. Siamo finalmente certi che la rappresentanza oggi nella nuova assemblea e nel direttivo sia effettivamente rappresentativa di un territorio, e non come lo è stato negli ultimi mesi. Quando alcuni componenti in rappresentanza della Calabria pur non essendo legittimati, rimanevano ad occupare un’istanza che non gli apparteneva, al di là delle regole statutarie.
Come ombre rubate ai legittimi proprietari la Calabria è stata rappresentata nel direttivo nazionale della Cgil. Le ombra legittimate dalle regole non hanno potuto votare nessuna decisione assunta fino ad oggi. I corpi legittimati dalla consuetudine e dalla carica scaduta legittimamente hanno votato al posto delle ombre.
Come la Chiesa, nel direttivo nazionale la Calabria ha avuto due segretari. In verità né uno né l’altro assomiglia né a Papa Francesco né a Ratzinger, ma assolvevano nell’istanza nazionale della Cgil, uno il corpo e l’altro l’ombra, disgiuntamente. Almeno nella Chiesa quando qualcuno si dimette, lo fa seriamente. Quando il mandato finisce, finisce la carica. Di solito si dovrebbe iscriversi allo spi, ma ogni tanto……desiste.
Spero che il compagno Sposato, pienamente legittimato ad essere proprietario della sua ombra e del suo corpo, nella nuova assemblea generale di gennaio possa esprimere congiuntamente il suo voto. Spero pure che la sua decisione di votare il nuovo segretario Nazionale della CGIL in rappresentanza della Calabria è indirizzato verso una scelta per il quale il candidato abbia di proprietà la sua ombra e il suo corpo. Possibilmente con la maglia della salute. Quella che mia madre chiama, “maghja ncarna”.