Il diavolo la raccomandazione o l’esorcismo.  

Io non credevo al diavolo, poi mi sono dovuto ricredere. Diciamo che l’ho ristretto dentro un perimetro letterario narrativo, nel quale il demonio riveste i panni dei personaggi che riempiono la mia quotidianità. Traslati dalla realtà alla letteratura, si incorporano come cloni. Ti accorgi e li vesti di caratteristiche diaboliche, solo quando spariscono dalla tua quotidianità. Impossibile riconoscerli al bar per un caffè oppure per un panino. Impossibile riconoscerli in questi frangenti, perché la mimetizzazione è perfetta, ti sembrano uomini e donne della stessa carne, ossa, anima e sentimenti come i tuoi. Non ti metti sulla difensiva, non puoi immaginare che la mutazione si palesi in qualche aspetto per capire che sono riproduzioni diaboliche. 

Come potrei io, minuscolo essere, competere con il clone del diavolo? Potrei scacciarli con acqua santa e una Ave Maria? Col diavolo non ci si parla, dice Papa Francesco. Però come fai a non parlare con il diavolo se si presenta nelle altre persone mimetizzato? Ci dobbiamo mettere d’accordo. O l’altro è mio fratello e sorella, oppure devo aggiungere un’altra caratteristica. Magari sindacalista da cordata. 

A volte li puoi vedere raccogliere firme per cancellare ingiustizie sul lavoro, mentre nel loro quotidiano le stesse ingiustizie che chiedono di abrogare per gli altri, il consumano nel loro agire in una consuetudine abitudinaria.  Anche in questo atteggiamento ipocrita, c’è il diavolo. “E non sono storie da film horror ma vicende attuali”. Vita quotidiana che diventa diabolica, che fa lievitare il male e li nutre di menzogne. A volte li vedi manifestare contro la repressione a favore del conflitto, della disobbedienza pacifica. Per difendere il sacro santo diritto di manifestare il dissenso, in ogni ambito sociale. Mentre quando lo stesso dissenso viene esplicitato nei loro confronti, non c’è bisogno di un ddl sicurezza, basta far uscire il diavolo che è in loro riposto, nascosto nelle valvole cardiache del loro cuore. Il bene è il male, si trova  dentro il cuore delle persone. Il male è l’assenza di bene, alloro basta decidere di cosa riempire il cuore, se di bene o di male. Se ne esce solo male, allora vuol dire che ha vinto il Diavolo.  Come ogni realtà criminale che tratti il corpo umano come merce senza valore, da comprare e da vendere, confidando che sia più facile avere accesso al suo cuore e alla sua anima. Come in una sorta di pornografia del quotidiano, piena di abusi e millanterie. Per alcuni aspetti, in alcune istanze, il ddl sicurezza è già una legge non scritta. Quando la paura prende il sopravvento, quando possibili ricatti ritorsione angherie, sono il sottointeso di un possibile agire politico, allora non c’è legge che resiste e la paura diventa codardia per commettere in piccolo, quello che la Meloni vuole fare in grande.

“Questo fa il Demonio: stringe a sé con una catena di cui tiene le redini e mentre tira isola la persona dalle altre, divide le comunità, insinua la menzogna tra gli amici fino a che si guardano l’un l’altro con sospetto. Diavolo, quello con la D maiuscola, da non confondere con le tutine e i forconi di plastica indossati a Carnevale. Satana, Lucifero, Belzebù, quanti nomi la filosofia e la narrativa hanno attribuito al Maligno. Così tanti da renderlo quasi un fenomeno letterario, sul quale ironizzare, bevendo un tè o mangiando un panino in pausa pranzo.” -Papa Francesco- 

La letteratura è la realtà sono entrambe in relazione tra di loro. Ogni tanto il diavolo immaginato e letterario trova un corpo nella realtà immanente e diventa strumento per generare: ingiustizie, meschinità e menzogne.   Il diavolo esiste, è dentro di noi. È stato il primo e il più raffinato teologo della storia.  Chi ha creduto più dell’uomo a Dio, se non il figlio e quello che negandolo lo fa esistere.  Il diavolo esiste nelle sue gradazioni. Dal diavoletto innocuo che ti fa solo i dispetti, a quello che va subito al sodo e vuole prendersi la tua vita. Puoi allontanarlo da te oppure schermarti il cuore con un segno della croce, una preghiera. Secondo il grado di manifestazione diabolica ti rendi conto, se hai bisogno di una raccomandazione, dell’acqua santa oppure di un vero e proprio esorcismo. 

Il cuore è il centro di tutta la nostra vita, in esso si sviluppano i desideri, sia buoni che cattivi, in esso fiorisce l’amore, in esso si concepisce il male, in esso nasce il dolore, in esso si trova la felicità. Per comprendere fino in fondo una persona e giudicarne le azioni è necessario conoscere ciò che è avvenuto nel suo cuore, come, cioè, al suo interno gli stimoli provenienti dall’esterno sono stati elaborati e vissuti. Il passato, l’infanzia, la storia di un’anima sono le mura su cui è costruita la vita dell’uomo. Se tali mura sono fragili ed erose, l’individuo diventa debole e incapace di governare i suoi sentimenti nella giusta direzione, lasciando che diavolo accresca le sue ali e i suoi artigli sul perimetro quotidiano dell’esistenza umana. Il diavolo non veste Prada, ma gli piace avere scarpe comode. “Dai loro frutti dunque li riconoscerete.” Matteo 7:20