Comunque Rocky Balboa se fosse stato sindaco di Soverato al nero non lo avrebbe picchiato. Anzi, una volta passata la sbornia sarebbe andato a trovarlo e Magari lo avrebbe invitato al Comune nella sua stanza. Magari si sarebbe interessato all’uomo, più che alla voglia di tirare di box, indossando i guantoni da Sindaco protempore. La voracità con cui l’evento è stato veicolato sui social e l’artefatta narrazione razzista che trasuda odio contro gli immigrati, ha inzuppato il biscotto come fa sempre e come continuerà a fare. Il metodo lo da il Ministero dell’Interno, la rete poi fa quello che deve fare e attraverso puri leoni da tastiera, si trapassano il vomito tra gli amici. Tra un sindaco maschio e boxer e un immigrato ubriaco che inveisce con una bottiglia, si edulcora il gesto forzuto, non la debolezza dell’uomo colpito. Io sono convito che se l’accaduto fosse stato a Riace e il sindaco si fosse trovato a passare con la macchina, di sicuro scendeva come ha fatto Alecci, ma l’autorevolezza, l’influenza, la stima, la considerazione, il prestigio di un Sindaco nel suo comune dell’uomo Mimmo Lucano, sarebbe stato in grado di risolvere il problema in altri modi. Magari, anche lui se fosse stato costretto lo avrebbe steso, ma di sicuro si sarebbe comportato poi come un vero pugile, sottolineando con il suo atteggiamento la vera differenza tra un Sindaco e un Boxer gasato. Adesso capisco pure, come mai a Soverato, invece di piantare l’erbetta negli spazi pubblici adibiti a verde, si sta istallando il tappetino sintetico. Se eventualmente, troverà un altro nero ubriaco, il ring è già pronto. Manca gli angoli e le corde. Ma per questi ulti attrezzi, ci penserà la gente che attorniata si gustarà il mech.
La mia solidarietà va al negro, ma soprattutto alla bottiglia.
