Io non so, dove voi, appartenenti alla cgil Area Vasta Centro prendete spunto, quali esempi prendete a riferimento per costruirvi una coscienza sociale e umana. Di sicuro non sono i giganti del sindacato che riempiono le sedi con i loro volti. Non credo che le frasi di Luciano Lama o di Claudio Sabatini o del meno gigante Maurizio Landini, le quali rivestono i muri delle camere del lavoro, suscitano nel vostro quotidiano qualche effetto. Figuriamoci se possa farlo il Vangelo o la dottrina sociale della chiesa o le catechesi di Papa Francesco.
La giustizia l’onestà intellettuale, dentro la stessa organizzazione è un disvalore più che un valore da perseguire. Il fatto stesso che a capo della confederazione della cgil area vasta centro, c’è un personaggio che per la sua carriera sindacale manomette qualsivoglia principio etico e morale, nonché gli accordi sindacali che sottoscrive rimanendo impunito, è la prova provata di quanto ormai tutto si è degenerato. L’area malsana che le persone vivono dentro l’organizzazione è paragonabile alla condizione di una donna maltrattata dentro le mura domestiche, dove al di fuori tutto sembra idilliaco, ma dentro le mura è un inferno. Inutile che lo stesso segretario presenzia iniziative sulle donne, perché altro non fa che certificare la sua ipocrita politica sindacale.
I rapporti umani prescindono da tutto e vengono mercificati per un posto, una collocazione, un incarico, scartando e umiliando chi non si adegua a questo scellerato stato di cose. Chiusi dentro una bolla dove il cannibalismo è il solo modo per sopravvivere. Non disturba le coscienze, anzi diventa esso stesso un addestramento perpetuo, che non lascia spazio a niente che non sia il proprio interesse personale.
Il rammarico che mi resta dentro e aver dissipato la mia vita sindacale con persone, amici, compagni scellerati, in alcuni casi mortiferi, imbottiti di parole svuotate di senso, buone solo a riempire gli interventi nelle assemblee o nelle iniziative ormai diventate come gli inchini che i mafiosi fanno nelle processioni dei santi. Per questo non credo, che le parole che vi invito ad ascoltare di Francesco, possano cambiarvi la vostra ormai consolidata forma mentis.
Basterebbe lasciargli uno spiraglio per farle entrare nella vostra coscienza da sindacalisti e sindacaliste, per scardinare tutte le incrostazioni e i pregiudizi che siete stati capaci a costruire sulla mia vita sindacale. Basterebbe rifarsi ad un umanesimo del lavoro, più che alle cordate di potere, basterebbe contestualizzarlo nella vostra quotidianità per capire quanto è ingiusta e criminogena la vostra indifferenza. Buon ascolto.