Mattoni per la nomenclatura

Non devi rassomigliare a niente.

Non devi avere qualità né coerenze

non serve il tuo portato posdatato.

Tutto è già stato determinato

dal manuale, del lasciar fare.

Non devi litigare mai,

ma farti scivolare le cose.

Meglio non avere nessun carattere

che identifica quello che sei.

Meglio farsene fare uno a misura

senza bottoni e con solo un’apertura.

Non c’è bisogno d’essere,

né di apparire, basta stare

il resto è superficiale.

Se fosse stato Iddio a darci l’impronta

caratteriale, sarebbe eugenetica

volerla modificare.

Una operazione teoretica sarebbe;

se si volesse addomesticare.

Nel labirinto delle decisioni

ci sono solo porte e portoni

si chiude una e si apre l’altra:

Pasquale tiene le chiavi non è un dettaglio

quale murare e a quale attaccare un bavaglio.

Non avere mai un ideale circoscritto

non appassionarti alle parole

non trovare il senso alle ore.

Concentrati sul poscritto

poi elaborane uno perfetto

uguale a quello che è stato detto.

Non sarai di parte ne parteggerai.

Non serve più una testata d’angolo

per tenere l’intera muratura.

L’edificio non ha nessuna apertura

si usa la solita malta senza metratura

Il cubo perfetto della nomenclatura.