Non posso venire a Napoli per ragione di sguardi.

Le motivazioni per manifestare sono tante, ma la  mia motivazione per cui non posso andare a Napoli a manifestare è una ragione di sguardi e di occhi. Simone Weil diceva che: “la salvezza sta nello sguardo”, e come potrei guardare negli occhi chi mi ha ingiustamente  licenziato. Dove potrei trovare la salvezza, se non c’è, negli sguardi che incontrerò. Come potrei sedermi vicino con chi definendosi mio compagno non ha mosso un dito per difendermi. Anzi, ha sfruttato la mia condizione a suo vantaggio e tornaconto. Come potrei telefonare al referente del Pullman, e dirgli di segnarmi un posto, se lui stesso non ha fatto rispettare l’accordo che garantiva il mio lavoro, fregandosi della mia sorte. Come potrei salire nel Pullman dove colui che materialmente ha scritto la lettera di licenziamento, lo ha fatto tramite un disonesto giocatolo burocratico, senza nessun rispetto, ma solo con il fine di salvaguardare le sua rendita di posizione dentro l’organizzazione. Come potrebbero guardarmi in faccia e fissare i miei occhi se dentro i loro c’è l’infamia e il disprezzo.  Franco Arminio scrive di sguardi come farmaci: “Le cose che entrano dagli occhi possono essere farmaci”. Quelli che potrei incontrare io dentro il pullman per Napoli, sarebbero solo sguardi di disprezzo e veleno, più che farmaci curativi.  Oppure sguardi di occhi con una cataratta burocratica che gli impedisce di vedere la verità delle cose, e continueranno ad esse sguardi falsati dagli interessi personali. Se andassi, dovrei manifestare contro di loro. Oppure insieme alloro gridare le stesse cose, che per loro non contano quando si trovano nelle condizioni di farle rispettare. Non ho ne la forza per sopportarli ne gli occhi per guardarli. Ma sopratutto non voglio sporcarmi l’anima incrociando gli ipocriti sguardi di falsi compagni. Se sapessi con certezza che il pullman sarebbe pieno per la maggioranza di lavoratori, allora rischierei, perché basterebbe uno spazzino o un metalmeccanico per appagare i miei sguardi. Ma il rischio di incrociare solo funzionari responsabili della mia condizione e alto, per questo sarò a Napoli con il cuore e in tutti quegli sguardi che lottano per i diritti e contro un governo che quei diritti li vuole cancellare. 

Buona manifestazione anche di sguardi onesti e curativi.