Numerologia da compleanno.

Sono arrivato alla sua fine,
dentro al numero contraddistinto
da un marchio esistenziale
in un calendario un po’ speciale
dove il totale è il risultato
di un inizio che pur si è mosso.
Un battesimo con il fuoco
che arde e non consuma
nel numero non è contenuto
il destino che gli era stato scritto.
Se ogni anno ha la sua fine
quest’ultimo doveva averne avuta una.
Partito come un arrivato sogno
dell’indulgenza plenaria c’era il segno
poi è diventato un labirinto in un imbroglio.
Un mescolare vomito per castigo
una querela una parola una bugia
vestita di rancore che non si spiega
sonnambula di giorno e senza anima di sera.
Se un senso gli è stato dato alle parole,
nell’anno si è patito il risultato.
Alla fine, il verbale ha verbalizzato
quello che ha potuto o quello che ha voluto.
Il numero rimane archiviato
e compone l’archivio numerato.
Il mio anno maestro è terminato
non credo alla numerologia né al suo fato.
Io mi tengo il vino per festeggiare
quello che è passato dentro il mio anno.
Che sia stato brutto o sia stato bello
un tanto al chilo lo soppesa,
chi il cuore l’ha scambiato con il suo cervello.