Gli ho spiegato il RdC a mia madre, alla fine mi ha detto: “Era miaghiu u dindadavanu 350, e mu fhannu chi vonnu”……anche secondo me era più dignitoso…… A molti di voi non dice niente, ma la parola Condizionalità, era il giocattolo per la Pac, che la regione usava per penalizzare i premi in agricoltura… Io e il compagno Vescio ne sappiamo qualcosa……il percettore di reddito come un pezzo di terra. Se non lo curavi per come era espresso dall’indice di condizionalità veniva penalizzato il premio. Poi si lamentano quando alle persone lo Stato tratta senza dignità; di diventare furbi. La gente non sarà furba, quando la giustizia sociale sarà effettiva e generalizzata. Quando si colpiranno gli evasori, quando il rispetto e la proporzionalità dei trattamenti sarà giusta e ugualitaria per tutti. Solo allora i furbi si sentiranno poverini, più che poveri….A me non piace tutto il costrutto burocratico e normativo. Non mi piace che si accaniscono con i furbetti per la sola propaganda politica, e lasciano in pace i furboni, quelli grossi con la camicia la giacca e la gravata. Quelli che non si mettono a compilare burocrazia per 780 euro e farsi dire come spendere i soldi. Non c’è bisogno di diventare furbi, è la norma stessa che è una furbata. La incentiva come se fosse nutella per Salvini. Per poter monetizzare tutto il reddito basterebbe fare la spesa per altri. Anzi è già incentivata, visto che se non spenderai tutto il credito, il prossimo accredito sulla carta sarà penalizzato del 20%. Per non escludere quelli che dopo i controlli, saranno costretti a restituire tutto, se incapperanno in qualche paletto. Come accadeva in agricoltura per i premi della Pac, la regione usava lavoratori precari, agronomi e geometri, per il reddito si usano navighetor, anch’essi precari. Cambiano i nomi, ne trovano di quelli che non vogliono dire un cazzo, e ripropongono tutta roba ormai trita e ritrita. Io contrappongo a tutto questo un vero stato sociale, fatto di servizi essenziali gratuiti, di diritto alla mobilità. Io sono per la gratuità dei mezzi pubblici, a tutti i livelli, connessi al periodo scolastico di ogni livello e grado. Nei contratti collettivi, declinare più diritti certi esigibili e reali che valgano indistintamente per tutti. Riunire i contratti nazionali, e usare la contrattazione di secondo livello per rafforzare i diritti. Contratti che uniscono i lavoratori non li dividono, anche se lavorano gomito a gomito. Una riduzione generalizzata d’ellorario di lavoro. Il motto, lavorare meno per lavorare tutti, è più attuale adesso, che quando è stato coniato. Naturalmente lavoro, anche questo Vero e non burocratico per soli fini elettorali. Mi piacerebbe declinare tutto questo nel nostro contesto territoriale. Mi piacerebbe che la costruzione a divenire dell’aria vasta centro, potesse dotarsi di mezzi e strumenti per poter incidere concretamente.
Studiare il codice degli appalti, ma poi subirlo quando ci tocca di adoperarlo concretamente, non ci porta a contestualizzare quella giustizia che vorremmo a livello nazionale. Spazzini, con gli Ato, che subiremo, senza aver detto niente e L’ aeroporto di Lamezia con appalti giocattolo. Chiariamo, un appalto è degno d’essere chiamato appalto, solo quando garantisce tutti gli attori coinvolti. Se i lavoratori sono quelli penalizzati, esta sulu nu giocattulu.
Non mi serve studiare il testo unico sulla rappresentanza quando la sua applicazione è distorta. Un testo intellegibile, astrusità burocratica di un linguaggio amorfo. Non è dotto scrivere in quella maniera, ma “d’animali”. Per questo bisogna superarlo con una legge sulla rappresentanza. Mi piacerebbe che la manifestazione fosse il punto di partenza anche per il nostro territorio. Un percorso di cambiamento che nella costituzione della nuova aria vasta, costruisse la sua forte ossatura, durevole e più sindacale. Sarebbe un segnale forte se tutti i componenti dell’assemblea generale dell’area vasta salissero a Roma. Convocarla a Roma l’assemblea, in piazza San Giovanni. Ordine del giorno: lottare insieme col nostro segretario generale Maurizio Landini.
Ps. Tranquilli per la convocazione al di là del Pollino, il compagno Trotta ci da il permesso.