Un vecchio se ne stava seduto a bordo stagno
mentre vide passare un ragazzotto.
Lo chiamò invitando ad andare presto presto;
era scivolato fino alle ginocchia nel fango.
Il ragazzotto scappò per aiutarlo.
Intanto il vecchio scivolava sempre più in fondo
la melma gli era arrivata fino al petto.
Non fece in tempo, l’ha visto scivolare fino al collo.
Il ragazzotto gli porse la mano, ma la ritiro e lo mollò.
S’accorse che voleva tirarlo nello sprofondo.
Gli disse che il fondo è basso, nel fango non affonda
è buono per le costole i reumatismi e dolore alle ossa.
Gli gratificò solo le mani, di fango taumaturgico
pulite sull’erba a bordo stagno, sporcate di uno sporco infame.