Non ho niente contro chi si impegna nel mio paese per renderlo più vivibile, anche se le iniziative che si sfornano, sono più legati al puro divertimento goliardico, che socio culturale. Però se le iniziative devono cancellare i luoghi, che di cultura e storia sono intrisi, qualcosa non torna. Sembra una piccola cosa, ma limitarsi a chiamare quel un luogo, villa comunale, cancellando il nome che gli è stato dato, è volgare ma più concretamente da ignoranti. Dietro a questa mancanza c’è un portato di disprezzo, che forse non tutti capiranno, ma di fatto senza saperlo lo alimentano.
Si chiama Villa Comunale professore Domenico Casalinuovo.
Ometterne il nome per la quale è stata realizzata per come la vediamo adesso, dimostra solo una cosa: che la nostra storia piace a qualcuno ma ancora brucia parecchio ad altri. Forse non tutti hanno conoscono il professore Domenico Casalinuovo , ma io ho avuto la fortuna di conoscerlo -vuoi pure per la mia età – e se ho deciso che la politica riempisse la mia vita, lo devo anche a lui. Io spero che questi errori non si commettano più, ma in verità vi dico, visto lo spessore culturale e politico degli amministratori, che non sono sicuro che avvenga, perché non è la prima volta che questa dimenticanza voluta, viene reiterata nei manifesti prodotti fino ad oggi.