Il Secondo tempo della Camera del Lavoro CGIL Area Vasta Centro CZ KR VV.
Care Compagne e cari Compagni per come avete saputo il nostro Segretario Generale ha deciso di candidarsi alle elezioni regionali del prossimo 26 gennaio. Ho già espresso la mia idea sulla vicenda e per questo non voglio ritornare sull’argomento. (*)
Vorrei invece proprio partendo dalle parole di Raffaele, riprendere il lavoro fatto fino ad oggi sull’Area Vasta Centro. Per come ha scritto nella sua lettera, se il secondo tempo della sua vita politica lo dedicherà impegnandosi nelle elezioni regionali prossime, anche a noi non ci resta di attuare il secondo tempo anche dell’Aria Vasta Centro. In questi ultimi anni ci si è più concentrati sull’aspetto burocratico e normativo dell’accorpamento delle Camere del Lavoro di CZ KR VV. Il Primo tempo dell’Area vasta Centro è stato burocratico, il secondo tempo dovrebbe interessare l’aspetto politica e funzionale del nuovo assetto territoriale che la CGIL Area Vasta Centro si è data.
Per il mio secondo tempo, lo passerò dentro un anno di sospensione alle Assemblee e Direttivi che si svolgeranno. Non voglio continuare a scrivervi della mi vicenda, poiché il risultato in conclusione a mio parere è assurdo, illegittimo e insensato. Ho deciso di non fare ricorso, perché sarebbe inutile. Mi sono accorto che il mio allontanamento per 12 mesi dai direttivi e assemblee è più una ritorsione politica che disciplinare. Non puoi fare ricorso ad un procedimento che è illegittimo. Puoi far notare che è illegittimo, ma se poi per magia diventa legittimo, nessun ricorso lo potrebbe annullare o rivedere. La sospensione fortunatamente non mi impedisce di scrivere gli interventi che avrei fatto se non fossi stato sospeso. (*)
Rispetto le regole dell’organizzazione anche quando queste regole vengono ingiustamente e arbitrariamente usate contro di me. Continuerò a contrappormi alla sospensione con il solo modo che conosco e per un anno vi scriverò i miei interventi. E visto che sono rivolti ad ipotetiche assemblee o direttivi, se permettete, il presidente lo faccio io e deciderò ogni qualvolta saranno ipoteticamente convocate.
Nel secondo tempo della Camera del Lavoro CGIL Area Vasta Centro è necessario rivedere la composizione degli organismi in quanto, ad esempio sia il Direttivo che l’Assemblea Generale dell’Area Vasta Centro non sono in linea con i regolamenti i quali impongono una più generica composizione, sia in ragione dei lavoratori attivi che di genere. Partire da una ricomposizione della partecipazione e della rappresentanza territoriale più larga, prevedendo nei nostri organismi l’integrazione con alcune realtà importanti del nostro territorio. Un esempio per tutti, quello di far partecipare come membro permanente nelle assemblee Generali della CGIL Area Vasta Centro, a tutti i livelli un responsabile dell’ANPI. La stessa cosa potrebbe valere con Libera. Ridisegnare definitivamente un aspetto territoriale della CGIL dell’Area Vasta Centro più funzionale e democraticamente più rappresentativa del contesto attuale. Se il percorso fatto nel nostro territorio, rimane solo una sperimentazione localizzata non credo che alla fine sia funzionale per l’intera Regione e credo che non lo sia nemmeno per lo stesso territorio dove si è deciso l’unificazione. Nei propositi politici del nuovo anno la nuova Area Vasta Centro dovrebbe avere anche quella di spingere gli altri territorio a proseguire con l’accorpamento funzionale, inserito dentro una Democrazia regionalizzata che abbia nei territorio la sua diretta rappresentanza.
Tutto deve ripartire dai territori e dalle nostre Camere del Lavoro. Per noi le Camere del Lavoro devono essere veri e propri presidi di legalità e giustizia sociale. Se il Procuratori Gratteri invita a occupare gli spazi che grazie alla sua inchiesta sono stati liberati, il secondo tempo della CGIL Area Vasta Centro, dovrebbe essere quello di occuparli con le sue Camere del Lavoro. Io immagino, un territorio dove in ogni comune possa esserci una Camera del Lavoro. Anzi ancora di più, ogni iscritto alla nostra organizzazione deve diventare esso stesso una Camera del Lavoro itinerante. Una rete di persone che attribuisca alla difesa del lavoro un valore assoluto. Che abbia l’idee politica che vuole, ma che sia fermamente antifascista. Lo sia oggi e per sempre. In questo senso potremmo aiutare a coprire tutti gli spazi che oggi sono coperti dalla politica clientelare e dalla Ndrangheta.
Oggi abbiamo la possibilità di far diventare ogni nostro iscritto, un ponte che unisce il lavoro e le difficolta che ad esso sono legate, in un unico fronte di lotta per l’emancipazione e i diritti di tutti i Calabresi. Le nostre Camere del Lavoro, non possono essere aperte in pompa magna, per poi chiuderle l’anno dopo. Non debbono essere trasformate in Catoghja (*). E una volta aperte, mai si dovrebbe decidere di chiuderle. Non lo si dovrebbe fare nemmeno quando non esiste un motivo plausibile. A volte è accaduto e a mio avviso una gestione in tal senso ha pregiudicato, persino l’aspetto economico.
Non possiamo non partire dalle mura e ricollocare la Camera del Lavoro di Catanzaro, riconnettendola con il nuovo assetto urbano della Città. Non vorrei assistere ad una frammentazione che depaupera la Camera del Lavoro nel suo vero senso, trasformandola in puri uffici per disbrigo solo pratiche burocratiche. Catanzaro deve riprendere il suo secondo tempo, perché del primo oggi abbiamo solo le macerie dei soffitti crollati degli uffici dell’Inca.
Sui servizi in generale che nelle nostre Camere del Lavoro offriamo, dovremmo fare un lungo ragionamento. L’integrazione con le categorie ogni volta enunciato negli interventi, ormai rientra nella retorica del fare che non si fa mai. L’integrazione dei compagni dei servizi nelle ordinarie attività sindacali delle categorie è importante nel nostro territorio. Tolto il settore pubblico, molte volte sono i servizi che aiutano le categorie ad intercettare il lavoratori. Di piccole aziende sparse in diversi comuni è composto il tessuto produttivo nel nostro territorio, tolte le grandi città Lamezia Catanzaro Crotone e Vibo Valentia, il resto sono piccoli Comuni. Proprio con l’interazione tra categoria e servizi che si può arrivare ad entrare nelle aziende e sindacalizzare i lavoratori. Un altra mancanza a cui dobbiamo trovare rimedio è quella inerente la Cittadella Regionale perché a mio avviso non è tollerabile lasciare quel sito, senza un nostro punto sindacale. So che ci sono gli spazi ma non si capisce perché, non possiamo portare una Camera del Lavoro dentro la Regione Calabria e dentro la Cittadella.
Nel documento che è stato discusso ad ottobre dell’anno passato in preparazione della conferenza d’organizzazione ha introdotto un altro aspetto che a mio avviso non dovremmo scordare dalla discussione e della riorganizzazione delle nostre strutture. Il mutualismo solidale e di lotta, legato nel territorio con le organizzazione già strutturate. Una Cassa di Resistenza riempita di pane e di solidarietà, presso ogni Camera del Lavoro. L’altra caratteristica che le nostre Camere del Lavoro dovrebbero avere è rivolto al tema dell’immigrazione. Su l’accoglienza bisogna potenziare e rendere più capillari nell’intero territorio dell’Area Vasta Centro, le offerta dei servizi burocratici per i migranti. Dove è possibile, creare punti sanitari, ambulatori sociali dentro i nostri gabinetti medici dovrebbero essere anch’essi obiettivi da raggiungere nel secondo tempo della Camera del lavoro Area Vasta Centro.
Tante altre cose dovrebbero dal punto di vista strutturale essere affrontate nel secondo tempo, ma anche se ipotetico il mio intervento, il presiedete mi chiede di terminare
Un altro aspetto che mi sta a cuore, anche questo enunciato nel primo tempo della Camera del lavoro, ma mai seriamente affrontato è quello relativo all’utilizzo della contrattazione di sito. Abbiamo bisogno di iniziare un percorso che porti l’unificazione della contrattazione. I luoghi dove bisogna iniziare questo percorso sono il Campo Universitario, la Cittadella e gli Aeroporti. Non possiamo affrontare le molteplici storture che si incontrano negli appalti, se non affrontiamo il problema alla radice attraverso la contrattazione d’anticipo. Le clausole sociali negli appalti è un altro tema importante da non sottovalutare. I problemi che la Fiom AVC sta incontrando con i lavoratori del Policlinico e la FP con l’igiene ambientale, ma anche la Filcams si interfaccia agli stessi problemi della stessa natura. Ai molteplici contratti utilizzati, il sindacato deve contrapporre, a mio avviso, con più incisività gli strumenti della contrattazione di secondo livello e provare a frenare le disuguaglianze affrontando i problemi con gli strumenti che abbiamo. La contrattazione di Sito e dove serve la contrattazione più in generale di secondo livello, sono gli strumenti che localmente abbiamo per provare a modificare la realtà. E visto che oggi tutti parlano di riduzione di orario di lavoro, usare tali strumenti per arrivare a farlo nel nostro territorio sarebbe un buon secondo tempo della CGIL Area Vasta Centro.
Ad alcuni imprenditori Calabresi oggi candidati e impegnati nelle elezioni regionali, chi come presidente chi come sostenitore, invece di offrire ai propri lavoratori la possibilità di entrare nelle proprie aziende attraverso l’azionariato o riconoscergli welfare contrattuale spropositato al limite del lecito, gli offrissero la riduzione d’orario di lavoro, potremmo dalla Calabria al di qua del Pollino, essere gli sperimentatori di una realtà che a mio avviso sarà, l’argomento dei prossimi anni e delle prossime lotte.
Il presidente mi ha richiamato per la seconda volta, debbo terminare.
Non posso non terminare su una cosa che secondo me non sta solo a cuore a me, ma anche ad altri Compagni. L’integrazione della formazione sindacale dei dirigenti, dentro un corso universitario che abbia un percorso di studi coerente e parallelo alla attività sindacale e integrandosi con la formazione che oggi la CGIL offre, formare la classe dirigente del secondo tempo dell’Area Vasta Centro.
Auguro a tutti noi la buona visione del Secondo tempo della Camera del Lavoro Area Vasta Centro CZ KR VV.