Capisco che alcune azioni debbono essere assolutamente evitate. Io personalmente mai avrei veicolato o sostenuto da sindacalista l’uso della benzina. Legittima tutta la lotta possibile, ma nel recinto nel rispetto reciproco. Senza mai proporre azioni, che potrebbero causare danni a cose o a persone. L’occupazione degli uffici, i presidi, picchetti, lo sciopero della fame, la rabbia, la fantasia e persino la bestemmia e la disubbidienza civile sono legittimati, ma nello specifico non condivido le scelte che hanno usato i lavoratori sulla metodologia di lotta. Differentemente dal Presidente Bova quello che mi ha colpito di più, sono stati gli occhi lucidi nei video che hanno veicolato sulle reti sociali. I sorrisi e gli abbracci dei lavoratori dopo il risultato ottenuto. Questo mi ha colpito di più. Non vorrei che sta storia ricadesse sui lavoratori e sulla loro lotta. Non vorrei mai che fossero criminalizzati a prescindere. Sostenere per come è stato fatto che potrebbe essere un precedente che giustificherebbe altri lavoratori nella medesima situazione, è una boiata pazzesca. Se fossero veramente duplicabili e ripetibili, da mo’, la Calabria intera sarebbe in fiamme. Pure il mare intorno s’accenderebbe. Poi, nella nature delle lotte dei lavoratori, rimane sempre e comunque la non violenza. Non conosco i termini di tutta la vertenza e non posso entrare nel merito. Di sicuro personalmente io, mai avrei potuto firmare un accordo che non pone il problema della precarietà, come qualcosa che in Calabria si cerca sempre di prolungare a mozzichi e bocconi, e mai definitivamente risolverla. E poi mi debbo fidare del Presidente Bova, e della sua ricostruzione amministrativa della vicenda. Si è vero, che il problema del precariato è un problema generale che dovrebbe essere definitivamente cancellato. Ma queste cose alle vittime, interessa, un po alla lontana. Di solito alle vittime innocenti come li ha identificati il Presidente, gli interessa la giustizia. Oggi gli si dice che la giustizia che hanno ottenuto, da un lato è fittizia da un lato è illecittima dall’altro, bennzina . Più che un accordo sindacale, a mio modesto parere è una bombola antincendio semi vuota. Capisco pure perché si è voluto forzare la mano per superare i 48 mesi, ma credo che alla fine, quello che si è forzato oggi, si pagherà definitivamente e senza possibilità di uscita a gennaio 2020. Cosa farà a gennaio il Commissario? Cosa consigliera ai lavoratori? Di sicuro un avvocato per continuare senza benzina, la richiesta di stabilizzazione che i lavoratori legittimamente hanno maturato. Un contenzioso legale che saprà di diesel o d’olio extra vergine d’oliva. Rammento, che tra poco ci saranno le elezioni Regionali. Io sono convinto, che la mala politica di cui parla il Presidente Bova, della illegittimità delle norme, se ne fotterà altamente.