dic 2017
Vertenza Lavoratori Boricello - Natale di Rabbia
30-sab- 2017
Stetofonendoscopio burocratico
Il Presidente presiede in orario,
irrompe nell’assise composta e feudataria
con una morale burocratica e velleitaria
in un consiglio comunale che fa proprio.
È quasi vomito letterario di un cannibale
un rimprovero posteriore dell’esistente
dentro una campagna elettorale permanente
ci gioca con le parole e essendo banale
procrastina la solita sbobba elettorale.
Erano figli parenti incarichi e sistemazioni.
Prima di lui a sentir lui la morale non aveva i coglioni
il cielo stellato era una magnifica provocazione
dentro di lui il diritto fa solo confusione.
Gli danno i pizzini e le soffiate per denigrare
pensa ad un complotto e indossando il pannolino
si inventa briganti spazzini seduti al tavolino
dentro al bar parlavamo con il sospetto;
per i Pampers c’è lo sconto noi gli e lo abbiamo detto.
Non aveva bisogno dell’opposizione
l’alternativa alla sua lista era se stesso.
Poteva avere in più la minoranza in eccesso
come lista civetta in un processo
colonizzava il comune per alienazione.
Dell’indennità ha premura di segnalare
l’aliquota con la quale gli si impone il fiscale
ha limite del reddito convenzionale
lui se li prende senza bestemmiare
sbandiera la solidarietà senza rinunciare
accende un cero per i soldi che si può accreditare.
É Presidente è sindaco, cardiologo dottore
la democrazia ha un cuore che non può sentire
occultata dal potere di rimanere in errore
dentro il petto gli suona, ma sa mentire.
“Chiamo i Carabinieri e ti mando via;”
quante volte l’ho sentita questa litania.
Potere usato come protezione
di una debolezza interpretata come reazione;
i sindaci quando hanno paura, invocano la prigione.