La Paranza-ta di de Magistris.

Caro Roberto gli insulti del tuo sindaco, perché insulti sono stati, sono di una miseria intellettuale ai limiti della decenza. Non ho molta stima dei Magistrati che decidono di candidarsi, lasciare la magistratura o sospendersi temporaneamente per fare politica. In special modo di quelli che dicono che non hanno potuto svolgere il loro lavoro come avrebbero voluto e costretti si sono candidati per continuare a svolgere quello che in altri ambiti non gli era permesso. E’ misero il ragionamento. Non trovo differenza tra il linguaggio di De Luca e la riflessione del tuo sindaco. In tutte e due c’è una caratteristica, denigrare e offendere. Lo considero linguaggio mafioso sia il primo che il secondo. Quando ero consigliere comunale del mio paese, il sindaco e i consiglieri comunali ma anche la paranza dei sostenitori, mi dicevano che se scrivevo i miei articoli e li mandavo ai giornali, il paese faceva una brutta figura. Preferivano i giornalini e i manifesti che distribuivo nel paese. Cosa potevano pensare gli altri dei paesi vicini, se leggevano le accuse e le denunce che giornalmente io facevo. Cosa potevano pensare del mio paese, se l’acqua distribuita nelle case, era fatta passare potabile solo attraverso un alterazione dei certificati dell’Arpacal. Cosa potevano pensare se denunciavo l’uso volgare della gestione dell’impianto votivo al cimitero o quello dell’illuminazione publica. Oppure quando segnalavo strani pagamenti di missini fatti agli assessori. Le prime volte mi facevano sentire pure in colpa. Una cosa i miei compaesani la pensavano su di me. Il solito testa di cazzo, ignorante e privo di qualsivoglia titolo scolastico. A te questo non te lo possono dire, ma ti dicono che fai soldi con il tuo sacrificio. Persino quando da consigliere eletto ho dovuto occupare fisicamente il comune per avere la copia del bilancio, mi hanno come al solito denigrato. Ero solo un consigliere che da solo pensava di cambiare il paese. Non il mondo, solo il mio paese. Non ci sono riuscito. Naturalmente non voglio paragonare la situazione di Napoli a Cenadi. Il mio sindaco non è stato de Magistris e io non sono Saviano. Non ho il suo spessore intellettuale ne la sua cultura. Io sono un coltivatore diretto delle parole, lui con le parole riveste la verità di senso. Solo l’età e la calvizie abbiamo in comune. Poi io non credo che avrei fatto la scelta di coraggio che ha fatto lui. Il senso del linguaggio usato dal Sindaco di Napoli nel suo post ha lo stesso ed elementare criterio di giudizio usato nei miei confronti. Offendere per denigrare serve soltanto a buttare fango su una verità scomoda, nient’altro. Il metro usato è di una semplicità volgare, anche se è stato usato dal Sindaco di Napoli. Resta volgare, persino se lo pronunciasse Papa Francesco. Io sono convinto che una buona parte di politici, usano lo stesso metro di giudizio che ha usato de Magistris, al di là del livelli intellettuali e culturale. E’ più efficace del ragionamento per convincere la gente. Specie se passa sui Social. Io sono convinto che oggi a Napoli qualcuno sta brindando a tutto questo e non sono i personaggi dei romanzi di Saviano. Sono convinto pure, che il post al sindaco gli è stato ordinato da "Copacabana". Possiamo dire che il "saldatore" ha fatto uso del deretano del Sindaco. Nelle sue parole, si sente la carne viva che puzza di ipocrisia. Tranquillo gli passerà gli mancano solo pochi anni di mandato. Poi tornerà ad essere per Napoli un semplice tuo compaesano del Vomero e considererà una sparatoria di un quartiere del centro di Napoli, una attrazione turistica una normale attività culturale. Persino gli innocenti morti, saranno considerati una perdita collaterale non programmata dall’amministrazione comunale in carica. Se nel progresso del Sindaco di Napoli chiunque esso sia, c’è la possibilità di morire a 14 anni per un colpo di pistola sparato per sbaglio; preferisco vedere Napoli e non Morire a 50.
Con stima

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Il commissario e il salotto.

Abbiamo un presidente della commissione antimafia, iper impegnato nelle varie campagna pro o contro qualcosa. Sembra un'adesione più per restare visibile agli occhi dei propri elettori, che assolvere un compito istituzionale. Da avvocato a consigliere regionale, da amico degli amici a presidente di commissione a promoter di qualsivoglia iniziativa che possa portarlo sempre in prima fila. L'inefficienza del governo Regionale, passa anche dalla inutilità di una commissione antimafia che dovrebbe già avere di suo un lavoro enorme, ma si limita soltanto a far presenziare al presidente iniziative che vanno dalla sagra delle frastaglie, ai referendum costituzionali. Tutto serve per mantenere viva la faccia, a discapito del vero lavoro. Anche se personalmente trovo la commissione antimafia uno strumento inutile per combattere fenomeni mafiosi, almeno producesse qualche relazione, una paginetta di documenti sugli interventi istituzionali nei comuni calabresi. Niente di tutto questo. Se la commissione poteva essere utile a qualcosa con la direzione di codesto presidente, rimane un ufficio staccato di Fabrizio Corona........................comunque provo ad andarci, sono curioso di sapere le sue motivazioni.....PS. Secondo me, si è confuso con il referendum sulle trivelle.

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(le mie chiacchierate con Dio)

Forse nel buio dell’urna, Dio non vi vede e nemmeno Stalin. Forse nemmeno la Camusso, ma i partigiani morti si.

I partigiani, non quelli vivi che sostengono il si, ne quelli giovani che non hanno fatto la resistenza a suo tempo. Dio stesso dice che proprio quelli morti, hanno costituito un comitato in Cielo e si sono radunati tutti. Di tutte le guerre e di tutte le resistenze della storia dell’uomo, i partigiani, di quelli che non si puo dire che lo sono stati, hanno deciso di scendere dalle montagne del Cielo e riprendere la lotta in terra. C’era pure Guevara, insieme alla staffetta partigiana Zaccaria Verrucci detto Zac. Tutti i componenti della Volante Rossa con il suo partigiano Al. Da tutte le parti del mondo i Partigiani in cielo sono una moltitudine di anime che si coalizzano tutti nella Resistenza. Naturalmente a loro modo. Dio, con novizia di particolari mi ha poi raccontato come si sono svolte le decisioni. Per motivi di spazio il verbale completo non ve lo posso espletare, ma ci sarà occasione la lotta è iniziata. Dio non poteva partecipare per ovvie ragioni. Essendo in ogni luogo si trovava pure la. Mi ha raccontato l’elezione per scegliere il loro Comandante. Senza nessun voto contrario ne astenuti, all'unanimità dei presenti tutti hanno eletto Don Andrea Gallo. Il Comandante della Resistenza Celeste, nei prossimi giorni con tutte le brigate al suo comando, avranno il compito di demolire gli abominevoli cambiamenti che vogliono attuare. Entrando dentro i sogni degli elettori faranno la loro campagna elettorale se necessario adopereranno il teletrasporto. Questa ultima dotazione per spostarsi nelle diverse realtà è stato giustamente espropriato alla fotta stellare Star Trek. Usato da loro per scopi ludici e di viaggio, oggi perfezionato da Gesù Cristo in persona, verrà usato dalla Resistenza Celeste. Scenderanno direttamente sulla terra e con le loro armi porteranno la verità, quella scritta con il loro sangue. La Costituzione non si cambia per come la vuole cambiare Renzi e suoi amici e amici degli amici, se prima non viene applicata per come è stata scritta. Oggi in terra e domani in cielo Resistenza. Alla fine pure Dio mi ha detto di difendere la Costituzione e al Referendum votare NO.

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Cittadinanza attiva, disservizi e liste civette, spariti dentro il “vaglio” di una depurazione.

Arrivano le belle giornate e come per fotosintesi clorofilliana in alcuni comuni della nostra provincia, affiorano le giornate ecologiche. Una sorta d’educazione civica stagionale irrompe prepotentemente nelle strade dei comuni. Alcune volte con semplici attrezzi, prevalentemente per la raccolta della spazzatura per strada. Altre volte vere e proprie squadre con veri e propri attrezzi moto-meccanizzati, in alcuni casi con veri e propri mezzi per i quali sono necessari le relative patenti d’abilitazione all’uso. Gli interventi di pulitura e giardinaggio altre volte di disboscamento tanta la sterpaglia da eliminare. Naturalmente tutto viene postato sui social, foto e sudori mezzi e motori usati per un mi piaci. Il senso civico dei cosiddetti volontari arriva persino a sopperire i disservizi delle amministrazioni comunali e delle aziende che sono magari titolari dell’appalto e di quei servizi che vengono pagati dagli stessi cittadini. Anche in questo caso, le foto postate sui social né dimostrano l’effettivo e volontario servizio. Questa volta oltre che attivi sono pure passivi, visto che l’imposizione fiscale locale la subiscono due volte. Una quando pagano le tasse e le imposte, l’altra quando diventano cittadini attivi e puliscono e sistemano quello che dovrebbe essere fatto dalle amministrazioni, attraverso lavoro salariato non volontario. Naturalmente dobbiamo distinguere le associazioni che hanno nei loro statuti fini sociali, ma ne esercitano il senso nella realtà quotidiana. Dobbiamo distinguere quando nei nostri comuni l’attività dei cosiddetti cittadini attivi è regolamentata dalle amministrazioni con appositi regolamenti e quando diventa una goliardata solo pre-estiva. Nel primo caso, tutte le attività che vengono svolte dai cittadini attivi è imposto per legge l’obbligo di assicurazione per tutti volontari relative alle mansioni e servizi. Nel secondo caso, un eventuale infortunio o incidente non avendo attivato l’assicurazione causerebbe non pochi problemi per il volontario e l’amministrazione comunale. Potremmo a questo punto affermare che le amministrazioni comunali, attraverso i loro rappresentanti politici, hanno l’obbligo di veicolare in tutte le iniziative che svolgono sicurezza e solidarietà, educazione civica e rispetto delle leggi e del lavoro e della sua sicurezza, sia quando è lavoro salariato che volontario. Nella maggior parte dei comuni della nostra provincia, sui vari siti istituzionali non ci sono regolamenti per le attività dei volontari cosiddetti cittadini attivi. Se prendiamo spunto dalle ultime elezioni amministrative l’attivismo riaffiora in altri tipi di persone che per alcuni sindaci, ne hanno bisogno per adoperarli per presentare la necessaria lista civetta. Se per i volontari delle giornate ecologiche gli stessi cittadini attivi, sono attivi solo perché elettori degli stessi amministratori che organizzano cosiffatte iniziative ecologiche, credo che il senso solidaristico e civico svanisce inesorabilmente. Gli interessi che sembrano interessi collettivi, per alcuni diventano scambi di benevolenza interessata reciproca. Se mancasse una regolamentazione e ci trovassimo nelle condizioni che fra gli stessi cittadini attivi, trovassimo cittadini amministratori, magari Sindaci o vice Sindaci non potremmo non dimostrare la speculazione a fini elettorale che non riguardano il senso civico, nemmeno se lucidassero con la cera tutte le strade del proprio paese. Se per come succede spesso nei nostri comuni, le giornate ecologiche vengono svolte e organizzate magari dopo una vittoria elettorale o per i primi anni, per poi stancarsene e non farne più. Se i volontari cittadini attivi sono privi di assicurazione obbligatoria. Se in tutti questi casi e in altri ancora la solidarietà e l’educazione civica sono manipolati dagli stessi amministratori che rinnovano appalti con le aziende che non pagano regolarmente i propri dipendenti. Addirittura gli stessi amministratori cittadini attivi, li invitano a partecipare agli eventuali successivi appalti con una procedura in deroga. Oppure continuando a rinnovare proroghe mensili illegittime. Anche se le stesse continuano a non pagare i loro dipendenti e lasciarli in totale precarietà in ragione della sicurezza e del salario. Magari vincendolo con il solito ribasso furbesco e continuare a non pagare i lavoratori. Mentre i cittadini dei rispettivi comuni diventano cittadini attivi, nei loro depuratori consortili il cosiddetto “Vaglio”, il primo filtro prima dei fanghi di depurazione con il quale si ferma la roba più solida, lo scarto raccolto, che viene smaltito e debitamente monitorato essendo un rifiuto speciale; sparisce. Senza che nessun amministratore dei Comuni interessati, ne dell’Ente che li raggruppa in unione, ci fosse stato un intervento politico o amministrativo che facesse emergere questo illecito. Non sono stati gli amministratori ad accorgersi di questa scomparsa improvvisa o di questa assenza di produzione, ma i carabinieri. Gli amministratori erano impegnati a promuovere cittadinanza attive nei paesi a monte, lasciando sparire la sporcizia a valle. Se per i lavoratori c’è bisogno del contratto del lavoro anche per i cittadini c’è bisogno di un patto sociale che sia per tutti uguale e per tutti riconosca i propri bisogni e le proprie necessità e prerogative.

Relazione: La ’ndangheta che non c’è di Arturo B.

La notizia è nella notizia. A Girifalco i Camion si incendiavano mentre dentro il consiglio si parlava di albergo diffuso. Al fine di una innovata capacità di accoglienza dei turisti. Insieme al Presidente della Commissione antimafia, proprio in quel momento alla parola turisti, la criminalità organizzata ha acceso la miccia, dando fuoco al primo camion della spazzatura.
Proprio in quel momento nel consiglio si stava ribadendo, mentre il primo camion fuori prendeva fuoco, l'importanza di prevenzione contro il crimine organizzato. Tutto l'impegno profuso altrimenti sarebbe vanificato. Alla parola vanificato, la criminalità organizzata fuori dal comune ha buttato tutta la benzina che aveva sugli altri camion rimasti. Il messaggio è chiaro la criminalità non ama i turisti, non li vuole, "mpiccianu". Tutti gli altri attentati negli altri comuni, Stefanacoli, Gerace, dalla riunione è merso che gli attentati sono gli spot anti turisti della criminalità organizzata. Un normale iter criminale di spot incendiari. E’ una metodologia istituzionalizzata della criminalità organizzata. I primi giorni caldi, si incomincia a bruciare qualcosa. Da una indagine della commissione antimafia della Calabria, si è concluso che gli attentati incendiari, la criminalità organizzata li compie prevalentemente d'estate. D'inverno le perturbazioni atmosferiche non garantiscono la completa riuscita dell’appiccato incendio. Un’altra importante relazione della commissione antimafia e del suo presidente, verterà sul voto civetta. In ragione dei tempi, sarà consigliato un radicale cambiamento terminologico. Le liste civette si potranno presentare ai rispettivi comuni, solo se si chiameranno lista gufi. Un’altra terminologia è da intendersi mafiosa.
Un dovere civico e istituzionale da presidente della commissione antimafia è quello di presenziare ed essere vicino sempre a tutta la benzina che si spreca. I calabresi hanno necessità dell’abbassamento del costo della benzina. In un altra relazione che andranno a redigere, questa redatta direttamente dal suo presidente, spiega alla criminalità organizzata che se non venissero bruciate auto case portoni ecc..il prezzo della benzina potrebbe addirittura abbassarsi del trenta per cento. Concludendo la riunione, ha ricordato un’altra importante relazione che la commissione stava accingendosi a concludere. Quest’ultima verterà su come chiamare ‘ndragheta la criminalità organizzata. Attraverso un metodo inventato dalla stessa commissione si potrà analizzare la benzina, se usano la stessa potremmo chiamare la criminalità organizzata nei nostri comuni definitivamente ‘ndrangheta.

Il Presidente che non c'è.

Io ve lo dico, ma in questa tornata elettorale per le elezioni amministrative nei nostri comuni, hanno vinto le liste civette. Ecco lo stato della politica locale. Si dice sempre che i nostri comuni non hanno soldi che è impossibili amministrare. Si candidano per il cambiamento, e poi si annestano come le piante nei comuni e ripetono la solita solfa. Dimenticata in campagna elettorale, e riproposta a campagna elettorale finita. A volte professionisti, altre volte altri professionisti della politica ormai l'unico pane che li fa sopravvivere, si armano di civette per far mettere il culo sulla sedia da sindaco, assessore o semplice consigliere ai loro possibili dipendenti o para dipendenti, sedotti dalla propaganda o dalla fame. Anche quando mi sono candidato io, quasi dieci anni fa, nel mio paese hanno adoperato lo stesso stratagemma. Oggi si continua a inventare uomini e donne replicati senza coscienza, solo per numero inseriti a numerare una lista fatta di niente. A volte sono così riprovevoli, che mascherano tutto persino garantendo una qualche percentuale di genere. Posso provare un po di dispiacere solo per quelle liste e candidati che avendo una legittimazione territoriale, sono incappati nella scure della ricusazione. Altri che hanno avuto a disposizione un apparato politico amministrativo e sono stati ricusati, non hanno giustificazioni. Se anch'essi hanno un radicamento territoriale, la cosa più onesta da fare è chiedere scusa ai propri elettori, promettendo un impegno per la propria comunità anche fuori dal consiglio comunale. Prendersi politicamente tutta la responsabilità non solo con le parole, ma con un significativo gesto politico. Se si ricopre un ruolo istituzionale importante che è espressione del territorio ma viene solo confermato da una eredità ormai estinta, la conseguenza dovrebbe essere politica. Se non fosse tale, non sarebbe diverso da una lista fatta per sgarro. Per tutti quei candidati delle liste civette, per tutti i candidati a sindaco, quando restate soli con voi stessi, soli da non lasciare possibilità che qualcuno vi osservi: VERGOGNATEVI. Potrebbe essere un buon inizio per la campagna elettorale.

Grillinate

Ecco perché la nomenclatura politica del movimento resterà sempre Grillina. Non avete storia e ne Grillo ne il buonanima ve la potranno dare. Gramsci non appartiene alla destra o alla sinistra, ma all’umanità. I testi che ha scritto e l’universalità ormai raggiunta del suo pensiero, dovrebbe far riflettere chiunque. La discussione che ingenera nella contemporaneità del nostro tempo, appartiene all’intelletto degli uomini pensanti; se non trova posto in quello dei Grillini non possiamo farci niente. Hanno votato contro alle 14 parole che vogliono dire solo e semplicemente, Memoria.

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25 Aprile 2016 ANPI Soverato
"Dio è Antifascista"

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