giu 2014
Giuseppe e Abramo
19-gio- 2014
A Catanzaro essere poveri e chiedere l'elemosina è reato. Lo dice il sindaco Abramo in una sua ordinanza. Naturalmente con la solita azione burocratica dell'ordinanza si cerca di intervenire sulla questione sociale, criminalizzando lo stato di povertà della gente. Di questi tempi è più facile diventare povero e accattone che borghese e amministratore. Un accattone per forza povero deve essere. Oppure è un accattone organizzato, diciamo un piccolo imprenditore dell'accattonaggio. Allora non c'è bisogno di ordinanze moralizzatrici è già reato ed è punibile e perseguibile di suo. Anche se depenalizzato il reato di accattonaggio si può imputare a coloro che utilizzano, sempre organizzati, la solidarietà come bisnis, dove i minori vengono usati come strumento di persuasione. Caro Sindaco Abramo, io sono uno che a leggere la sua ordinanza, commetto reato. Non dico tutti i giorni, perché se no sarei accattone pure io, ma quando ne ho la possibilità.Mi chiedo? Se è sanzionabile da 50 a 300 euro l'accattone, visto l'ordinanza, è altrettanto reato dare soldi all'accattone che trovi per strada. Mi richiedo ? Per me la multa di quanto è ? Vorrei pagarla e sapere veramente di aiutare organizzazioni che si interessano di sociale e di povertà. Visto che la stessa ordinanza devolve i ricavi delle ipotetiche multe ineleggibili ad associazioni di volontariato come la Caritas. Io sono esigibile e da me i soldi li prende, per soddisfare la sua solidarietà burocratica. Visto che per lei da imprenditore, è solo una partita di giro. Li prendo a questi poveri e li do a gli altri. Ecco, la povertà a Catanzaro si combatte con l'uso contabile di entrate finte che servono a riempire quello che è svuotato di contenuto già da parecchio tempo. La Città di Catanzaro, in questi ultimi anni, si è occupata di elezioni truccate, rifatte. Di consiglieri accattoni del sesso. Di eroi scalzi, che poi, dopo poco, hanno messo le scarpe e se ne sono andati fuori da Catanzaro. Non è la povertà il degrado urbano, la Città di Catanzaro a già dato. Tutto poi fa brodo nell'ordinanza. Come per buona tradizione fascista, per i più vecchi, berusconiana per quelli meno vecchi, si mischia la sicurezza. Tutto serve per acquietare il quieto vivere che non era quieto e non sarà quieto. Tutto temporaneamente come lo è una ordinanza, poi chi è povero e cerca l'elemosina, ritorna ad essere povero e a cercare sempre l'elemosina senza che la stessa condizione ne azione sia reato. Quello che mi ha infastidito non è l'ordinanza, ma che alla stessa, il compagno Giuseppe Pisano, ha espresso apprezzamenti e ne ha difeso la misura adottata dal Sindaco. Io personalmente ho a cuore l'integrità politica del Compagno che ha espresso apprezzamento verso l'ordinanza numero 41020 del 16 mag. 2014. Essendo lui stesso per come lo sono io membro del comitato politico regionale della FIOM CGIL, credo e ne è prova gli articoli pubblicati, che in questi ultimi mesi è diventa più un ufficio stampa pro Sindaco Abramo. Sperando di rivederlo pienamente sgombero da qualsiasi atteggiamento anti sociale, come è anti sociale l'ordinanza del sindaco. Sperando di vederlo all'assemblea dei delegati Fiom Calabria a Lamezia il 29 maggio con il compagno Landini, li porgo il mio affetto. A lui Giuseppe intendo, non al Sindaco Abramo.
Pe cui ndava bisuagnu
19-gio- 2014