Giocatomalme
Giocattolame Democratico isola dal resto del Mondo la FIOM Calabria
19-mer- 2013
Di Giovanni Montesano
Ieri mattina 19 04 2013 abbiamo eletto il nuovo segretario Regionale della Fiom Calabria. Contro il parere della Fiom nazionale rappresentata dal Compagno Reggente Massimo Brancati e della Cgil Regionale rappresentata dal compagno Mammoliti e senza la piena legittimità del comitato direttivo, si è proceduto alla votazione della proposta dell'auto candidatura del compagno Marino.
Non voglio entrare nei tecnicismi statutari della Fiom e della Cgil, ma il fatto che i componenti del direttivo sono stati convocati da un reggente, sarebbe tutto da dire. La stessa figura negli statuti somiglia ad un commissariamento leggero a tempo. Anch'essa figura burocratica ma necessaria in questa fase per ragioni legati alla rappresentanza legale della categoria. Il ruolo del compagno reggente è stato quello di sostituire il segretario regionale, considerato che lo stesso segretario decaduto dal suo incarico, non ha, ne iniziato autonomamente un percorso di sostituzione, ne ha mai convocato un comitato direttivo per individuare insieme ai componenti e ai Centri regolatori Regionali e Nazionali, un percorso che non avrebbe visto solo la candidatura di Facce, una contrapposizione personale di candidati. Ma un percorso politico sindacare da attuare nella regione Calabria per un nuovo rilancio della Categoria. Questo aveva chiesto il compagno venuto dal nazionale. Intraprendere un nuovo percorso e rilanciare la categoria in Calabria.
Si è deciso di intraprendere il percorso inverso, per l'elezione del segretario. Prima individuiamo la faccia o il numero di chi deve ricoprire l'incarico e poi quello che di politico sindacale vuole fare. Forse avrò una visione particolare, non tradizionale ne ortodossa. Ma fin quando avrò la possibilità di votare qualcuno, mai sarà un compagno che si auto candida. L'unica eccezione, se l'auto candidatura serve solo a richiamare una posizione politica, magari minoritaria e isolata. Se l'auto candidatura serve ha denunciare meccanismi non democratici. Solo in queste occasioni potrei decidere di votare un compagno che si auto candida; mai per eleggere il segretario Generale della Fiom Calabria. Per questa ragione, ho scelto di assentarmi nel momento della votazione e rientrare una volta conclusa. Non volevo legittimare con la mia presenza una forzatura della democrazia.
Ancora una volta si è deciso di adottare metodi che non appartengono al sindacato di cui vorrei far parte. Io penso alla partecipazione al confronto, come gli unici strumenti decisionali da adottare per votare un incarico. La richiesta di auto candidatura, posta in questi termini, appare a mio avviso incomprensibile. Se i compagni componenti del direttivo fossero stati messi nelle condizioni di affrontare una discussione e tracciare attraverso il confronto i criteri per eleggere il nuovo segretario regionale, sarebbero stati in grado di non arrivare allo scontro con le sue istanze regionali e nazionali.
Per due anni e mezzo circa, oltre al segretario decaduto ma che svolgeva a tutti gli effetti il ruolo di segretario regionale, il direttivo è stato privo del suo legittimo presidente. Non sono certo, ma credo che non è stato mai eletto un presidente del direttivo della Fiom Calabria. Da noi la figura è stata incarnata in un solo uomo. Uno e qua-trino; Segretario, Segreteria, Presidente e Decaduto.
In qualsivoglia assemblea, da quella parrocchiale, sindacale o rivoluzionaria, l'assenza di una figura che sia di garanzia delle regole, avrebbe risolto a monte questa questione. Se il ruolo del presidente, viene svolto dalla stessa persona che è decaduta, la stessa non potrebbe mai svolgere a pieno il suo mandato sopra le parti, perché esso stesso ne è parte.
Nel direttivo ci sono dei compagni con un valore immenso. Di questo valore ne ha dato prova la compagna che ha preso la parola e dal suo intervento ha convinto tutti, sulla pericolosità e l'inutilità del rigassificatore di Gioia Tauro. Persino il nuovo segretario e alcuni suoi compagni elettori, hanno cambiato idea astenendosi o votando contro la possibilità di avere sul territorio Calabrese, una bomba ad orologeria costruita su una zona altamente sismica. Se esplodesse avrebbe una ricaduta sugli altri impianti adiacenti, molti di questi anch'essi pericolosi.
Il rigassificatore è contro il Lavoro. Non è la panacea o la risoluzione del problema del lavoro in Calabria. E non è nemmeno una possibilità valida. Io penso che abbiamo la forza di far cambiare la posizione alla CGIL Calabria visto che la stessa è d'accordo alla costruzione del rigassificatore. Il direttivo della FIOM Calabria, votando l'ordine del giorno contro il rigassificatore, pensa che le proprie motivazioni hanno lo stesso valore e dignità di quelli della CGIL. Per questo motivo, vogliamo e chiediamo di confrontarci attraverso la partecipazione coi lavoratori e la cittadinanza, arrivando alla più giusta conclusione del confronto.
Abbiamo la forza di far cambiare idea alla Cgil, ma non l'abbiamo per eleggere e legittimare un segretario regionale. Mi chiedo quale percorso su questo argomento potrà intraprendere il nuovo segretario della Fiom se la Cgil regionale non lo ha riconosciuto come tale .
Nell'intervento d'insediamento, il compagno eletto segretario ha ribadito più volte che lui viene dal basso, che la sua elezione è stata democratica, perché è stato eletto con i voti dal basso. Penso sia giusto dire: a mezza altezza. Io non mi sarei mai assentato dalla votazione se la richiesta fosse veramente veicolata dai lavoratori o da quello che il nuovo segretario chiama democrazia dal basso.
Componente comitato direttivo Fiom Calabria.