U Sindacu u sindachiadu e a cumpagnia
Se i miei amministratori, Sindaco, Vicesindaco e magari pure assessori, vi ripetono la solita solfa che non hanno soldi. Se vi ripetono che debbono alzare le tasse per assicurare servizi essenziali. Se addirittura pensano che se loro stessi se ne andassero, il Paese rischierebbe un’amministrazione commissariale con l’aggravio dell’imposizione fiscale locale; meglio un commissario che una politica amministrativa burocratica e inconcludente.
Di sicuro una cosa positiva il commissario la farà, non usa i Vauger per decontrattualizzare il lavoro. Per l’esperienza che sto avendo io in prefettura in questi giorni, sono sicuro che è meglio avere un funzionario prefettizio, che gli attuali amministratori. Ormai da due legislature ci governano, se hanno portato il Paese a non avere i soldi per pagare i servizi inerenti alla scuola dell’obbligo, vuol dire che quelli che hanno avuto in questi anni li hanno letteralmente sprecati o non hanno saputo gestirli. Ricordo che non cera giorno, in cui gli amministratori di oggi una volta eletti, distribuivano rassicurazioni d’aver portato soldi. Le cifre erano sempre macroscopiche. Addirittura triplicavano il bilancio del comune. Mi chiedo quale economia ha generato tutto quest’afflusso di soldi, se alla fine non riusciamo a pagare un euro al giorno per i bambini della scuola dell’obbligo. Le solite cazzate, panzane, fregnacciate. Forse anche in questo caso il commissario, applicherebbe una tariffazione solidale e progressiva, visto che adesso il servizio non ha nessun criterio di sostenibilità dei costi. Non sono stati capaci di gestire i pochi servizi che abbiamo e rincoglioniscono la gente, con la solita sbobba della loro inconcludente attività amministrativa. Se le condizioni sono queste, dobbiamo registrare ad oggi, i peggiori amministratori che abbiamo avuto. Naturalmente non dovevamo arrivare a tanto. A me è bastato l’Ospizio, la gestione del campo sportivo, la concessione di spazi pubblici e la concezione del lavoro che hanno avuto in questi anni. Mi è bastato e mi basta per dare un mio giudizio.
Io sottoscritto Giovanni Montesano nato Cenadi e ivi residente, con la presente mi pento e mi duolo con tutto il cuore, se per poco ho contribuito a fare eleggere gli attuali amministratori. Ma ormai, il dado è tratto: “o ne cazzu u vuastru”.