Grillinate

Ecco perché la nomenclatura politica del movimento resterà sempre Grillina. Non avete storia e ne Grillo ne il buonanima ve la potranno dare. Gramsci non appartiene alla destra o alla sinistra, ma all’umanità. I testi che ha scritto e l’universalità ormai raggiunta del suo pensiero, dovrebbe far riflettere chiunque. La discussione che ingenera nella contemporaneità del nostro tempo, appartiene all’intelletto degli uomini pensanti; se non trova posto in quello dei Grillini non possiamo farci niente. Hanno votato contro alle 14 parole che vogliono dire solo e semplicemente, Memoria.

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25 Aprile 2016 ANPI Soverato
"Dio è Antifascista"

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I miracoli sono l'inefficienze di Dio. Quando li studiano scoprono i difetti che Dio lascia. Dicono miracolo solo per non far apparire Dio possibilista. Nemmeno lui direttamente ne è artefice. Sono già dentro le vite degli uomini che scoprono d'essere miracolati. È una scintilla divina che va in metastasi nei corpi. Della stessa materia con cui è fatto Dio si fa vista, arto e desiderio. Da solo il permesso che tutto accada con un sì o un no. Ma in una logica divina il si e il no hanno lo stesso significato. Tutto accade perché deve accadere, nient'altro accade se non si vuole.

Lettera al vicesindaco del comune Gagliato Domenico Aspro per non essere qualunquista.

Se devo prendere per buone le parole del sottosegretario a cui è stata rivolta l’interrogazione parlamentare ho ragione io. Non sono io il qualunquista da sagra. La mancanza di continuità nei lavori della Trasversale è adducibile solamente ad inadempienze amministrative. Specie per i tratti di strada interessati al tuo Comune e quelli vicino al tuo. Cosi dice il sotto segretario. Naturalmente mi astengo dal parlare di altri sottosegretari. Di quelli che furono e di quelli che oggi non lo sono più ma fanno i sottosegretari lo stesso. Quando un’azienda abbandona il cantiere, le procedure sono chiare. Perché non è stato rescisso il contratto? Mi chiedo perché chi era preposto a farlo ci ha messo un anno? Eppure bastava un mese dall’abbandono del cantiere per non parlare oggi di una nuova procedura di assegnazione. Per altri lotti invece è arrivata per le aziende che avevano vinto l’appalto, l’amministrazione controllata. Una sorta di anti camera del fallimento. E tutto ricomincia di nuovo. Quando si conclude un opera, nell’appalto il tempo di realizzazione è espresso in giorni. Per fare un esempio semplificativo, la bretella del campo di Pretrizzi dovrebbe essere realizzata in circa 400 giorni. Se contassimo e dessimo per buono il doppio dei giorni per la realizzazione; potremmo assommare tranquillamente tutti gli imprevisti possibili. Nemmeno in questo ultimo conteggio per tutti i lotti interessati i giorni fino ad oggi ci vanno. C’è bisogno di più calendari per contarli tutti. Della trasversale delle serre, basta fare una ricerca su internet per capire quanti politici si sono unti della possibile realizzazione. Se contassimo il tempo di questa vicenda, nel passato se ne sono fatti carico Chieravalloti e Scopelliti e Loiero, dal 2009 ad oggi, sono passati più di 10.000 giorni. Quale cantiere puo durare tanto? Quale norma prevede una cosi possibile dilazione nel tempo? Altre volte sono stati intrapresi momenti di lotta in prossimità delle elezioni. Anche per la Trasversale. Sono passati parecchi anni e io non ci credo più alla buona fede dei Sindaci quando si fanno nomenclatura politica di un territorio. Gli stessi Sindaci che stanno devastando il nostro territorio. Basta tenere la testa alzata e vedere la violenza delle pale eoliche sui crinali delle nostre montagne. I sindaci sono i primi responsabili del loro territorio. I cantieri della trasversale sono gestiti dall’ANAS, ma il territorio in cui intervengono gli appalti sono dei comuni interessati. Degli stessi comuni che hanno lottato e magari hanno fatto pressioni politiche per poter avere una uscita uno svincolo sotto casa per collegare inutilmente paesi già attaccati tra di loro, con quella che qualcuno chiama conurbazione. E lo hanno ottenuto. Come per le pale eoliche. Chi è qualunquista io o i Sindaci. Come ci si puo fidare delle facce che ho visto se sono gli stessi. Che senso puo avere una firma su un appello di un sindaco che si trova per un anno un cantiere abbandonato nel suo comune, e magari lo troi a firma una petizione che chiede di sbloccare lo stesso cantiere. Comunque io non voglio denigrare il lavoro che stai svolgendo. Su questo argomento, voglio darti ragione solo quando verrò a trovarti e la strada sarà aperta. Per chiuderla qua, penso che il merito per come afferma il Sottosegretario nel sua risposta, sarà del governo e quindi di Renzi. Mi accontento lo stesso se vedo operai lavorare. State sereni. “È intendimento del Governo seguire con la massima attenzione l'evolversi delle procedure in atto, onde favorire l'accelerazione massima della realizzazione degli interventi in esame sulla Trasversale delle Serre”.

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Lettera per amica giornalista Maria Rita Galati


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Non posso più chiamarti compagna per ragioni che tu conosci. Ma visto che ormai pure le parole non hanno più significato io distinguo i compagni in due diverse fasce. Per come tu dici di non fare, per i nostri a
mministratori locali, io dei compagni non faccio di tutti un fascio, ma li separo in due diversi “griagni”. Quelli che mangiano lo stesso mio pane, come ad esempio il sindaco di Riace e quelli che ormai da politici veganizzati ne fanno a meno; dicono che è buono ma non lo mangiano mai. Da un po’ di tempo a questa parte, considero compagni persino quelli che fanno digiuno e pane non ne mangiano, ma questa è un’altra storia. E forse per quest’altra storia io e te siamo compagni allo stesso modo. Mangiamo tutti e due lo stesso digiuno ma non mangiamo della stessa politica.
Dio mio, quanto vorrei scrivere, ma a differenza tua per alcuni aspetti mi è proibito. Come per i politici non sono tutti uguali e di tutti non ne puoi fare un solo fascio, anche le parole di chi scrive contro i politici, non possono essere considerati alla stessa tregua. Per le parole, io penso che ogni volta che vengono scritte o pronunciate, le persone si portano dietro tutto quello che da uomo uno è stato nel suo trascorrere dentro le stesse proprie parole. Il peso non è intrinseco nelle parole, ma assecondo di chi li pronuncia prendono peso e valore ogni volta che vengono scritte o pronunciate.
Il giudizio non può essere sommario per nessuno, e non si può pensare che ogni qualvolta viene criticato un politico o un amministratore, per forza e per contro altare, bisogna proporre le alternative altrimenti tutto passa come sarcastico. Loro sono gli amministratori, noi altri, siamo solo amministrati.
Nel privato delle persone, se uno è misericordioso, credo che può fare a meno di mostrarlo. C’è scritto da qualche parte, che non deve sapere la destra quello che fa la sinistra e viceversa. Ma per un uomo politico, il Vangelo che leggo io, dice che la destra deve dire sempre alla sinistra cosa fa dei soldi pubblici. Pure quando se li mangiano.
Allora mi chiedo perché da amministratori misericordiosi non creano una rete provinciale di assistenza e prima accoglienza per tutti i migranti. Perché devono passare tutti come bravi amministratori, se la Misericordia nel mio paese viene bandita.
Io posso essere sicuro del mio Paese, tu di Catanzaro conosci quanti edifici pubblici sono inutilizzati e all’abbandono. Forse sarà sarcastico dire, che si potrebbe creare nella Provincia, insieme alle organizzazioni che già lo fanno, una rete d’accoglienza provinciale utilizzando gli edifici abbandonati dallo Stato. Ci sono quelli della mafia, ma a Catanzaro e nei diversi comuni della Provincia ci sono anche quelli non utilizzati dallo Stato.
Io vorrei che la Provincia di Catanzaro fosse l’istmo dell’accoglienza e della solidarietà. Il punto più stretto dove si arriva e da dove si può continuare in sicurezza il viaggio. Una sorte di stazione Ferroviaria senza binari e senza treni. Un nodo di snodo per il donare e l’accogliere. Si, voglio che la Provincia di Catanzaro si differenzi delle altre, per l’accoglienza. Alla fine vorrei che qualcuno la possa inserire nella lista dei Premi Nobel. Sei hai modo dillo al Presidente Enzo Bruno.
La vera colpa dell’accoglienza, ricade inesorabilmente sull’assenza di una vera rete di solidarietà nei nostri territori. Una sorta di Stato sociale Calabrese, con il quale tutti se costretti sia per fame che guerra, possono usarlo quando debbono fuggire dalle proprie condizioni di disaggio. Vorrei che l’anno giubilare rimanesse non solo un anno di puri eventi pubblici, di riti e messe celebrative. Se rimane per come è iniziato, non credo che la Misericordia ne lasci traccia.
Forse è più sarcastico dire Misericordia, se la stessa è ad uso e consumo delle solo fotografie, pubblicate qua e la. Il fatto è che gli amministratori hanno partecipato ad un evento. I fatti dimostrano che alcuni amministratori non possono essere impastati come tutti nello stesso significato che ha, la parola Misericordia.
Tu fai il tuo lavoro, e lo fai benissimo. Chi critica te, non lo fa per te, ma solo perché le parole scritte da te, di fatto danno consistenza a chi consistenza non ne ha. Alcuni amministratori locali, sono solo soggetti ad uso e consumo della burocrazia amministrativa e del disinteresse per le proprie comunità. Vestono la fascia tricolore solo per farsi le fotografie e tu sfortunatamente sei costretta a fargliele. Fotografi quelli che sfruttano il lavoro, e quelli che l’assistenza domiciliare agli anziani la fanno passare dagli ospizi. Ci sono facce, che meritano tutto il mio rispetto, ma ci sono altre che non possono meritarselo. Ne quando faccio l’uomo ne quando faccio il sindacalista.
Solo per questa ragione l’improprio accostamento di alcune facce alla parola Misericordia è blasfemia.
Io la Misericordia quella che ingloba la solidarietà e la giustizia, la sento da Papa Francesco e per alcuni aspetti da Gramsci. Ho le prove che per almeno una faccia fotografata, ne la Misericordia ne la solidarietà ne la giustizia li abbia mai letti da qualche parte. Se è vero che la Misericordia è la carta d’identità di Dio, allora vuol dire che alcuni comuni non la possono rilasciare.

Ti voglio bene ciau.

PS. Centrache, ci ha fottuto la prima fila. Ormai Cenadi è l’ultimo comune della provincia pure nelle fotografie. Ma propriu l’urtimu, tantu ca pemmu si vida ammu s’iza.