mar 2016
T.S.O. Escatologico di un risorto.
27-dom-2016
Prima di lui chi moriva, scopriva poi d’essere risorto. Oggi grazie a lui conosciamo la strada imposta a tutti gli uomini. Resuscitiamo pure noi con il nostro stresso corpo. Il nostro corpo inzuppato di vita terrena, rimarrà identico e la materia sarà indefinita. Oppure capiremo di che materia siamo fatti, quando anche noi stessi saremo materia indefinita.
Ci porteremo anche noi i buchi alle mani, come Gesù. Pure il nostro costato sarà ferito. Sapremo concretamente decifrare tutto il nostro vissuto. Capiremo concretamente cos’è stato il bene e il male. Sapremo, perché Dio ha scelto per noi il numero dei nostri capelli. Si, sapremo pure perché per qualcuno il numero è stato misero. Sapremo considerare i nostri errori e i nostri comportamenti. Conosceremo con esattezza il peso delle parole. Invasi da una scolarizzazione immediata e senza titoli da esibire, conosceremo tutta la esigesi e di tutta l’antropologia avremo un vocabolario nella bocca e sapremo parlare una lingua che non ha necessità d’essere capita, perche è stata prima di noi scritta senza significato apparente.
Qualcuno potrebbe dire che dopo morti ci scorderemo tutto? Proprio a questo servirà il nostro nuovo corpo risorto, lui non scorda niente. Tutto è scritto sulla pelle di ognuno di noi, sulle ferite di ognuno rimane la memoria. Il sangue non sarà di piastrine e globuli colorati. Le vene non saranno solo, funzionali tubi di trasporto. Il cuore non sarà più un solo muscolo involontario e nel cervello le sinapsi non saranno alimentati dall’elettricità. Si saranno i magri e i grassi perché l’anima da sempre avrà lo stesso peso.
Persino le malattie rimarranno tali, ma senza causare danni perché non serviranno più al loro scopo; rimarranno ricordi senza potere patogeno. Io potrò fumare le mie sigarette, senza trovare sul pacchetto che nuoce gravemente alla salute. Non si sarà salute da garantire, ma i nosocomi saranno riconvertiti e non cureranno le malattie, ma ne daranno nuove per chi vuole provare il dolore che provano gli altri ancora stipati quaggiù. Persino i drogati potranno drogarsi, senza essere poi dipendenti dalle droghe che sceglieranno di usare. Gocce d’eroina per tutti sarà assunta per placebo. Nessuna droga potrebbe fare effetto in un posto dove tutto è creato senza essere perfetto.
Sapremo quello che non abbiamo fatto e quello che abbiamo fatto. Quello che non abbiamo potuto fare e quello che non potremmo fare più. Non ci saranno diversamente abili, ne abili più degli altri, né parcheggi da occupare abusivamente. Tutti avranno uno scopo, quello di rendersi felici vicendevolmente.
Tutti i risorti etero e omo, o di qualsivoglia natura umana saranno ugualmente compresi nella nuova esistenza. Non ci saranno leggi sessuate ne asessuate che imporranno la felicità. Ne altrettanti decreti legge, che imporranno l’infelicità per principio. I risorti sapranno contenere la propria libertà oppure ne sapranno addirittura farne a meno. Nemmeno il sesso, sarà messo come scelta, ognuno amerà chi ha amato da sempre e la libertà e l’amore sapranno interagire per non limitarsi a vicenda.
Io sono dell’opinione che la libertà mia non limita la libertà degli altri, ne impedisce alle altre libertà di esprimersi su questa terra o sull’altra. Ci sono volte, che mi sento dire alle orecchie che la mia libertà finisce dove inizia la libertà degli altri. Ho imbarazzo a rispondergli, perché dovrei augurargli di trapassare e risorgere, per capire oggi in terra che la libertà non si limita, ne può essere usata contro se stessa. La libertà se non è universale è solo una convenzione per soddisfare le esigenze egoistiche e terrene di alcuni. Nella libertà, non c’è solo il potere di fare le cose, ma anche quello di non farle. Da risorti, manteniamo la stessa libertà che abbiamo da viventi. Uguali dopo morti, risorgeremo uomini liberati dalla libertà e dal limite che gli uomini gli hanno imposto. Tutti possono credere o non credere. Gli avvenimenti creano la fede, il contrario sarebbe mito legenda. Le dita di Tommaso sono vere. La fame di Gesù risorto è vera com’è vero che le guardie messi alla tomba di guardia si sono arresi al sonno e poi al denaro. Alle donne si è mostrato, pur sapendo che esse non avrebbero potuto testimoniarlo. A quelle stesse donne che oggi, non possono testimoniare le violenze, costrette dalla loro stessa libertà a subirle. Anche le donne porteranno il loro stesso corpo in cielo. Per loro Maria madre di Gesù è stata la primogenita. Deve avere per forza un significato diverso la resurrezione del corpo delle donne, se Maria è arrivata in cielo con il suo corpo, intonso. Se Iddio per plasmare Gesù, non gli è servito nient’altro che un corpo di donna; deve avere per forza un valore diverso da quello degli uomini. Per loro anche la resurrezione è un ritrovarsi madri, senza la necessità di surrogazioni terrene. In cielo tutti i risorti saranno uomini liberi e innamorati dell’amore degli altri. Tutti potranno dire un giorno da lassù, “quanto sono stato sciocco, aver la liberta di credere, e pensarci solo da risorto”.