Lasciate che i bambini vanno da Gesù.

In una comunità prevalentemente contadina, come poteva essere la Palestina ai Tempi di Gesù, i bambini ebrei, non erano come oggi considerati una grazia di Dio.  Dal vangelo di Marco, quando Gesù vede maltrattare dei bambini dai suoi apostoli, gli dice di lasciarli stare e di farli avvicinare a lui. A Gaza in queste ore i bambini palestinesi sono come lo erano ai tempi di Gesù i bambini ebrei. Se poi dovessimo considerare le dichiarazioni delle madri ebrei moderne che siedono in parlamento israeliano( ) contro le donne palestinesi, non si dovrebbero avere più dubbi sulla misera e crudele cultura Sionista. In questo momento i carro armati entrano a Gaza per distruggere le gallerie sotterranee  usati prevalentemente dal popolo palestinese, per contrabbandare merce. Viveri e bene di necessità quotidiana. In alcune parti della Palestina l'acqua è gestita da Israele. Ogni pezzo di terra palestinese, oltre ad avere l'ombra perpetua di un muro, è soggetta alle legislazione di uno stato Sionista.
In Sicilia l'acqua e gli acquedotti sono gestiti dalla mafia, in Palestina dal governo Israeliano. Similitudini. I carri armati entrano a Gaza, e non distruggono solo i tunnel. Entrano e sparano e muoiono 3 bambini della stessa famiglia. Non erano nelle gallerie nascoste, ma a casa loro. Tutto è iniziato da un pretesto. Muoiono ragazzi ebrei, e senza sapere i colpevoli, si inizia sul popolo palestinese la rappresaglia. Per ogni ebreo tanti e tanti bambini palestinesi. Persino gli altri stati danno un valore diverso ai morti. il loro silenzio la loro indifferenza , ne è una prova.
E' accertato che i razzi di Hamas, da quando Israele ha istallato il suo sistema di protezione, non hanno causato nessun morto civile. È altrettanto vero che la forza spropositata  dell'esercito israeliano, che in ragione di nessun morto ebreo, ammazza e continua a farlo, decine e decine di civili, in prevalenza Bambini Palestinesi. Ad oggi l'unico morto israeliano è stato causato dal fuoco amico. Lasciate che i bambini vanno da Gesù. Ogni bambino che muore in Palestina, si crocifigge sempre sulla stessa croce di un tempo quello che per gli ebrei a da venire. Ogni volta che nasce e ogni volta che un bambino muore; muore il loro messia. Muore la parola data da Dio, di ricevere in dono la Terra Promessa. Muore ogni speranza di pace e fa vivere, un'Intifada permanente.


Picture-Taker-bgSBCI

Intifada Permanente

Gli Ebrei non hanno niente a che vedere con lo stato d'Israele. Hanno a che vedere con la terra promessa, ma niente con il sionismo. Israele non esiste. Esiste solo un popolo Palestinese e uno stato Palestinese che ne ha dentro gli Ebrei. Per centinaia e centinaia d'anni è stato così in pace. Hai tempi di Gesù erano in guerra con Roma ma nell'intera Palestina gli arabi gli ebrei sono stati in pace. L'occupazione della Palestina è roba recente la guerra è cosa recente. l'ONU che ha divorato la Palestina con il trattato del 47 a vantaggio di uno stato sionista. Anche questa è roba recente. La pace è vecchia la guerra è giovane in Palestina. Per tutta la durata della seconda guerra mondiale gli ebrei della diaspora sono ritornati in Palestina per scappare alle persecuzioni. Poi altri e altri ancore migrazioni imposte dallo stato sionista per inventarsi i coloni e occupare più Palestina possibile. Ancora facoltosi sionisti che acquistarono terreno Palestinese. La Terra Promessa non è lo Stato d'Israele. Se lo fosse si chiamerebbe Palestina e non ci potrebbe essere guerra. Perché non esisterebbero sionisti ne stati canaglia che indifferenti rimarrebbero spettatori di un massacro. Fin quando esisterà uno stato Sionista i Palestinesi difenderanno con le pietre la loro terra. Difenderanno Gaza, e i bambini Palestinesi ammazzati fino adesso, saranno la prova dell'olocausto Palestinese. Si dovrebbe istituire un nuovo Norimberga, per processare e condannare i responsabili. Quando si uccidono bambini non importa il numero, perché è dello stesso valore di quel fumo dei corpi bruciati nei forni crematori.

Picture-Taker-4mmMRr

Picture-Taker-eOMkuj

MafiaSchettinizzata

Tutti i riti d’affiliazione alla ‘ndrangheta passano per un rituale impregnato di religiosità. San michele Arcangelo, il sangue, il bacio. I riti hanno posti consolidati, che per decenni sono stati mantenuti allo scuro da tutti. Si affiliano alla onorata società come i battezzati lo fanno in Chiesa. Persino i riti della mafia o ‘ndragheta, hanno la stessa ritualità e cadenza, come lo sono i riti d’iniziazione o d’appartenenza per la Chiesa.

Il territorio da controllare passa anche de gesti e dalle consuetudini, anche lontani dalla religione. La condizione economica sociale culturale e omertosa da a loro sicurezza. Il territorio è per loro Dio. Debbono sentirsi onnipotenti sulle cose e sulle persone proprio come Dio. La differenza tra l’inchino di Schiettino e quello della Madonna i Oppido non c’è. Per il primo i morti si possono contare, per il secondo si conteranno magari in un prossimo futuro. Nel mondo della mafia il futuro deve per forza essere prossimo è solo fortuna avere 84 anni ed essere mafioso, nella generalità dei casi vieni ammazzato prima.

Quando un boss deve individuare un covo, prima bonifica il territorio e poi ne costruisce uno. Magari iper tecnologico o spartano come quello di Provenzano. I boss che siano di mafia o di ‘ndragheta necessitano di stare, magari dove non penseresti mai che si possa nascondere; a casa sua. Dalla ricotta, alla suppressata, dalla lupara alla droga dalla finanza agli appalti e passando infine dalla politica gli uomini d’onore nascono dal territorio e del territorio ne fanno sempre uso, per i propri fini e le proprie necessità mafiose.

In Calabria oltre alle processioni, i funerali dei mafiosi sono un’altro segno distintivo della potenza delle cosche e delle famiglie del luogo. Quando per i continui ammazzamenti scappa la morte di un bambino di un boss, il lutto non è solo circoscritto alla famiglia mafiosa, ma l’intero territorio o paese o città sente la necessità di onorare quella morte. Come successo a Crotone, negli anni 70. Ma anche oggi trovi paesi sparsi nella Calabria, che onorano i morti dei mafiosi. Ancora oggi trovi preti che nel silenzio dei media dicono messa a suffragio. Ancora oggi trovi ‘ndraghetisti locali, personalità politiche, Preti. Ma anche uomini e donne che trovano anch'essi una appartenenza, non per forza parentale o d’affiliazione, ma solo perché è successa in quel luogo, in quella città, in quel paese, in quella piazza ad un bambino di un mafioso.

Sentiranno sempre la necessità dei luoghi dove hanno visto la loro maturazione mafiosa diventare potere. Se i nuovi hanno quaranta anni e sono legati, per come lo sono io al mio territorio alle mie tradizioni e ai miei santi, che siano vecchi o siano nuovi avranno la necessità di sentirsi sulla pelle le proprie origini.

Oggi va di moda il tatuaggio, per gli ndraghetisti è moda già da un tempo. Proprio nel paese di Oppido, la letteratura racconta che già inizi degli anni settanta, di tatuaggi a sfondo religioso, cuori trafitti e madonne erano i segni distintivi dei clan. La religiosità penetra dentro la ndrangheta, dentro la mafia di Badalamenti ai tempi di Peppino Impastato, ma ancora oggi i giovani onorano i vecchi boss, con gli stessi gesti di un tempo. Non penso che i portantini avessero tutti 80anni.

Un’altra caratteristica dei quel territorio, sono le donne ‘ndraghetiste. Anche se non si registrano molti casi di boss al femminile, a Oppido ha avuto i suoi natali una di quelle poche donne capo Mafia. Oggi penso che l’emancipazione femminile sia arrivata anche in ambienti mafiosi, e ti trovi donne a capo a organizzazioni criminali. Per la ‘ndragheta per come la consociamo non può, a parer mio, distaccarsi completamente dalla religione. Continueranno a baciare la croce ogni volta che ammazzeranno una persona e continueranno a usare le processioni o i funerali o le feste come strumento di persuasione collettiva. La ndrangheta in Calabria, siamo un po tutti noi. La Chiesa con Papa Francesco, penso che sia rappresentata meglio del parroco di Oppido.

Schermata 2014-07-06 alle 21.56.42

Pensieri Cosi.

Non esiste professionalità ne passione e ne bravura. Non esiste onesta, ne intelligenza, figuriamoci l'amore. Non esiste il rispetto ne la solidarietà come dovere. Non esiste la libertà ma solo quella che finisce dove ne inizia un'altra in una appariscente libertà convenzionata. Non esiste il rispetto, se suona come un imbroglio dentro al petto. Quello che è necessario nella vita è una buona dose di culo e un buon armadio pieno di amicizie interessate. Senza questi ammennicoli sarai sempre e solo una sola testa e un solo cuore che resistono in un corpo solo umanizzato.

Meglio essere niente per proprio conto che per conto degli altri.

Ci sono delle persone appartenenti alla specie umana che anche se hanno due braccia due gambe e un cervello e camminalo in modo eretto; appartengono di fatto e per il loro comportamento e le loro poche parole sensate a una sotto specie di genere umano. Naturalmente non nascondono questa condizione non se ne vergognano, anzi l’amplificano e ne fanno una idea quasi politica. Di questa specie, la Calabria ne è piena ma penso che si possano trovare in tutto il mondo. Se non vivi, almeno qualche fossile si trova. Persone, meglio dire umanoidi che per necessità debbono essere sempre sottoposti ad un padrone di turno. Senza il quale si troverebbero nella condizione di Uomini, ma loro preferiscono essere un niente vestito alla moda. Naturalmente hanno tutte le fortune.
Trombano regolarmente, ma non possono fare mai all’amore, oppure pensano di farlo, ma ne hanno contezza solo quando si masturbano da soli nel chiuso di qualche stanza. Lavorano ma non sanno che lavoro fanno. Pensano di saper scrivere, ma anche se non fanno errori, alla fine non dicono niente. Dicono di leggere libri, ma a sentirli parlare sembra che l’unico libro letto, se così possiamo definirlo, è il menu di qualche ristorante. Ci sono quelli che sono giovani, ma sono più “viacchi do cana e santu ruaccu” e quelli che sono già vecchi, di fatto sono zombi che camminano vestiti alla buona. Di conseguenza hanno migliaia di amici telematici che ne sostengono la condizione di sottospecie. Infine, li trovi sempre a sostenere le maggioranze, perché da sempre nella storia dell’umanità, le maggioranze mantengono il loro stato numerico, utilizzando a comodo tale concentrato di INUTILITA'.