ASolitaSbobba
A Solita Sbobba
24-sab-2014
Vecchie lotte. Ma ancora contemporanee. Spostare il seggio elettorale per le elezioni europee? Allora era buon senso oggi sarebbe rivoluzionario. Mi dicono che gli amministratori in questo momento sono impegnati nella festa di San Giovanni, si occuperanno del problema nella prossima legislatura. Quella che forse a ben vedere sarà di passaggio parentale. Comunque le cose non sono cambiate. Abbiamo un seggio situato in un luogo non idoneo. Persino un ambulatorio medico affittato al prezzo onnicomprensivo di venti euro al mese circa a medico. Mi chiedo, se il sindaco il vice sindaco il sub sindaco e i consiglieri si fanno questa domanda. Perché non spostare il seggio per le elezioni europee al museo? Visto che è inutilizzato. Almenu l'usamu!
Poi qual'è la cosa più vecchia più dell'elezioni? Anzi, possiamo intitolarlo proprio alle lezioni elettorali. Con il sistema elettorale nazionale attuale che si sta propinando, gli elettori non esistono. Non vengono considerati corpo elettorale. Non decidono, ma eleggono filtrate da possibili primarie burocratiche di partito, solo nominati di partito. Una volta c'erano le elezioni. Oggi è solo un ricordo. Per questo io penso che potremmo intitolarlo: MUSEO DELL'elezioni CHE NON CI SONO PIÙ ne ci saranno"
Prima non avevamo posti per trasferire il seggio, questa è stata la motivazione della prefettura e del sindaco pro-tempore. Se oggi si ripresentasse la stessa segnalazione, il prefetto obbligherebbe al sindaco di spostare il seggio, visto che oggi i posti non mancano.
Capisco che gli amministratori attuali, preferiscono per gli anziani gli Ospizi. Ma visto che anche loro devono votare, se gli rendiamo facile il compito, sarebbero lo stesso grati. Peccato che la sensibilità degli attuali amministratori si ferma al: fhatti i cazzi tua".
Io penso che l'interesse per la festa se esiste è solo elettoralistico. Non hanno interessi, perché in questi anni non l'hanno dimostrato. Non hanno ad esempio, modificato lo statuto comunale, ne i regolamenti. La festa di San Giovanni nell'ossatura giuridica del nostro comune non esiste. Ricordo che gli sono stati riconosciuti persino le chiavi del paese in pompa magna. Ma attutt'oggi quelle chiavi non aprono niente. Il comune ne spende ne s' interessa della statua di San Giovanni. Io credo visto lo stato in cui oggi si trova, bisogna interessare l'autorità dei beni culturali e determinare, in ragione del l'ultimo restauro, se la conservazione avuta fino ad oggi è corretta, o bisogna intervenire per evitare interventi di restauro più complessi e pericolosi.
Negli ultimi anni, gli amministratori hanno indirizzato i loro interessi su altri Santi. Quelli del tipo ad interesse nominativo. Per loro se sono di plastica sono migliori, non hanno bisogno di restauro, non valgono niente.
Le feste padronali, sono riconosciute nei contratti collettivi di lavoro in agricoltura, e vengono riconosciute perché aldilà della loro religiosità, coprono un momento della vita civile di una comunità. La stessa cosa si può fare per il nostro statuto comunale. Riconoscere la festa di San Giovanni nello statuto comunale e rendere i regolamenti, inerenti le richieste di eventuali feste, attuativi di principi che appartengono all'intera collettività.
Ormai abbiamo capito che gli interessi dei nostri amministratori sono di altro genere. La festa per loro è un evento declinabile per scopi elettorali. L'intromissione nella decisione del comitato in ragione dei soldi elargiti, può sembrare un contributo alla causa, ma risponde a una logica che genera solo interessi, mai del tutto collettivi. Non ci sarà comitato che tenga. Ho dispiacere solo che Padre Fiore, sarà rigurgitato nella solita sbobba "quantu ammu spendimu e a cui portamu".
Ps. Io sono convinto che se il comune ha soldi da spendere, sono tutti introiti, nascostamente sottratti dalla gestione oscura del centro sportivo. BUON PRIMO MAGGIO A TUTTE E A TUTTI I MIEI COMPAESANI LAVORATORI MA ANCHE QUELLI CHE NON LAVORANO.
Poi qual'è la cosa più vecchia più dell'elezioni? Anzi, possiamo intitolarlo proprio alle lezioni elettorali. Con il sistema elettorale nazionale attuale che si sta propinando, gli elettori non esistono. Non vengono considerati corpo elettorale. Non decidono, ma eleggono filtrate da possibili primarie burocratiche di partito, solo nominati di partito. Una volta c'erano le elezioni. Oggi è solo un ricordo. Per questo io penso che potremmo intitolarlo: MUSEO DELL'elezioni CHE NON CI SONO PIÙ ne ci saranno"
Prima non avevamo posti per trasferire il seggio, questa è stata la motivazione della prefettura e del sindaco pro-tempore. Se oggi si ripresentasse la stessa segnalazione, il prefetto obbligherebbe al sindaco di spostare il seggio, visto che oggi i posti non mancano.
Capisco che gli amministratori attuali, preferiscono per gli anziani gli Ospizi. Ma visto che anche loro devono votare, se gli rendiamo facile il compito, sarebbero lo stesso grati. Peccato che la sensibilità degli attuali amministratori si ferma al: fhatti i cazzi tua".
Io penso che l'interesse per la festa se esiste è solo elettoralistico. Non hanno interessi, perché in questi anni non l'hanno dimostrato. Non hanno ad esempio, modificato lo statuto comunale, ne i regolamenti. La festa di San Giovanni nell'ossatura giuridica del nostro comune non esiste. Ricordo che gli sono stati riconosciuti persino le chiavi del paese in pompa magna. Ma attutt'oggi quelle chiavi non aprono niente. Il comune ne spende ne s' interessa della statua di San Giovanni. Io credo visto lo stato in cui oggi si trova, bisogna interessare l'autorità dei beni culturali e determinare, in ragione del l'ultimo restauro, se la conservazione avuta fino ad oggi è corretta, o bisogna intervenire per evitare interventi di restauro più complessi e pericolosi.
Negli ultimi anni, gli amministratori hanno indirizzato i loro interessi su altri Santi. Quelli del tipo ad interesse nominativo. Per loro se sono di plastica sono migliori, non hanno bisogno di restauro, non valgono niente.
Le feste padronali, sono riconosciute nei contratti collettivi di lavoro in agricoltura, e vengono riconosciute perché aldilà della loro religiosità, coprono un momento della vita civile di una comunità. La stessa cosa si può fare per il nostro statuto comunale. Riconoscere la festa di San Giovanni nello statuto comunale e rendere i regolamenti, inerenti le richieste di eventuali feste, attuativi di principi che appartengono all'intera collettività.
Ormai abbiamo capito che gli interessi dei nostri amministratori sono di altro genere. La festa per loro è un evento declinabile per scopi elettorali. L'intromissione nella decisione del comitato in ragione dei soldi elargiti, può sembrare un contributo alla causa, ma risponde a una logica che genera solo interessi, mai del tutto collettivi. Non ci sarà comitato che tenga. Ho dispiacere solo che Padre Fiore, sarà rigurgitato nella solita sbobba "quantu ammu spendimu e a cui portamu".
Ps. Io sono convinto che se il comune ha soldi da spendere, sono tutti introiti, nascostamente sottratti dalla gestione oscura del centro sportivo. BUON PRIMO MAGGIO A TUTTE E A TUTTI I MIEI COMPAESANI LAVORATORI MA ANCHE QUELLI CHE NON LAVORANO.