Il Presidente che non c'è.

Il Presidente che non c'è.

Io ve lo dico, ma in questa tornata elettorale per le elezioni amministrative nei nostri comuni, hanno vinto le liste civette. Ecco lo stato della politica locale. Si dice sempre che i nostri comuni non hanno soldi che è impossibili amministrare. Si candidano per il cambiamento, e poi si annestano come le piante nei comuni e ripetono la solita solfa. Dimenticata in campagna elettorale, e riproposta a campagna elettorale finita. A volte professionisti, altre volte altri professionisti della politica ormai l'unico pane che li fa sopravvivere, si armano di civette per far mettere il culo sulla sedia da sindaco, assessore o semplice consigliere ai loro possibili dipendenti o para dipendenti, sedotti dalla propaganda o dalla fame. Anche quando mi sono candidato io, quasi dieci anni fa, nel mio paese hanno adoperato lo stesso stratagemma. Oggi si continua a inventare uomini e donne replicati senza coscienza, solo per numero inseriti a numerare una lista fatta di niente. A volte sono così riprovevoli, che mascherano tutto persino garantendo una qualche percentuale di genere. Posso provare un po di dispiacere solo per quelle liste e candidati che avendo una legittimazione territoriale, sono incappati nella scure della ricusazione. Altri che hanno avuto a disposizione un apparato politico amministrativo e sono stati ricusati, non hanno giustificazioni. Se anch'essi hanno un radicamento territoriale, la cosa più onesta da fare è chiedere scusa ai propri elettori, promettendo un impegno per la propria comunità anche fuori dal consiglio comunale. Prendersi politicamente tutta la responsabilità non solo con le parole, ma con un significativo gesto politico. Se si ricopre un ruolo istituzionale importante che è espressione del territorio ma viene solo confermato da una eredità ormai estinta, la conseguenza dovrebbe essere politica. Se non fosse tale, non sarebbe diverso da una lista fatta per sgarro. Per tutti quei candidati delle liste civette, per tutti i candidati a sindaco, quando restate soli con voi stessi, soli da non lasciare possibilità che qualcuno vi osservi: VERGOGNATEVI. Potrebbe essere un buon inizio per la campagna elettorale.