Su Priebke, visto che vedo scrivere cose che mi fanno tristezza ma molte volte rabbia. Se non lo vuole nessuno il suo corpo. Oppure avete paura che potrebbe essere idolatrato. Datemelo a me: u frusciu navota pe sempa. Se ci fosse stato un tedesco delle SS. Uno solo, che all'ordine di fucilare donne e bambini si oppose. Se per un attimo, uno solo di quelli animali in divisa. Uno, avesse detto; no. Se avesse disubbidito agli ordini. Se questa sua scelta gli fosse costata la vita. Dire no, io non sparo. Solo in quel momento i romani, potremmo autorizzare una sepoltura nella nostra terra. Soltanto se la morte fosse stata di altro Genere. Soltanto se avesse deciso di disobbedire agli ordini, avremmo potuto offrirgli la nostra terra per la sepoltura. Soltanto se si fosse aggiunto ad altri che hanno fatto la scelta di trasformarsi in un attimo, da fucilatore in fucilati.  Se in questa sua lunga vita non ha maturato nessun pentimento. Se l'avesse fatto. Se avesse maturato un minimo di pentimento. Allora se ne potrebbe parlare. Oppure se ci fosse stato anche quel minimo pentimento, oggi non si discuterebbe di un morto centenario. Se quel minimo pentimento sarebbe affiorato; avrebbe avuto l'onore d'impiccarsi da solo. Persino nel numero i conti non tornano, in quei numeri c'era Priebke. In quei numeri crudeli, dove la regola animale era di dieci per un tedesco ucciso. Torturatore di via Tasso, la Prigione dei dissidenti e degli antifascisti e non solo. Pribk è stato anche la. E la a torturato prigionieri, era avvezzo già da militare alla barbarie.  Questi prigionieri non sono morti invano. Hanno testimoniato la loro tortura. Hanno riconosciuto quell'uomo e nel processo ne hanno testimoniato le torture. Oltre a Hitler un altro è stato protagonista delle fosse Ardeatine, Kappler. Il suo superiore a Roma, colui che ordino a Priebke il rastrellamento. Una volta arrestato è riuscito a fuggire clamorosamente dal carcere, chiuso dentro una valigia. Con l'aiuto della moglie. Adesso per Priebke i famigliare dovrebbero prenderselo, metterlo in una valigia e togliercelo dai coglioni definitivamente.

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