feb 2009

STRACCIO

Vorrei guardarmi con i tuoi occhi
e sentirmi con i tuoi orecchi.
Scoprire se la vista ti tradisce
se è perfetta e non t'inganna.
Se l'udito d'intralcio ti punisce
sentire la mia voce che ferisce.
Essere lacrima ho polvere minuta
quando con la faccia dritta t'allontani
dai miei occhi e dalle mie mani.
Essere come i gradi che ti mancano
che sull'asta degli occhiali osservano
il passare della mia faccia che imbrogliano.
Imparerei a starmene eternamente zitto
a scrivere solo cartoline e qualche sonetto.
Mi basta un pomeriggio o una luna.
Un istante per i tuoi seni è poco.
Non essere avara, sarebbe un peccato
non vedere il tuo corpo spogliato.
Il tempo necessario per i ricordi che non mutano.
Il tuo paese e gli occhi di qualche anziano.
Un ricordo infantile di un sogno dentro una risata.
Un temporale una tua bravata.
Mi basta poco tempo, per capire chi ho amato.
Starei seduto come un acrobata sulle tue ciglia
aspettando che una lacrima mi piglia
asciugata dalla manica della tua maglia.