Dei delitti e di solo pene

Scrivo di Dio e degli uomini, per Dio e per gli uomini e per i Santi.
Per me e per il vino, con l'inchiostro risuscito pure i morti.
Quando scrivo per te, devo rileggermi procedura penale.
Come un amore criminale televisivamente animale
faccio lo slalom tra i commi, per liberare dal reato sentimentale
se pur da tribunale, questo palpito irrituale pre-pantetistica giurisprudenziale.
Scrivo e non me ne pento, ho solo un rincrescimento dottrinale:
se la pena commisurata può essere combinata alle parole
per delitti di solo pene, scritte su appositi taccuini, digitati in digitale.