La Commissione.
Bella sensazione essere da commissione
quando alla fine hai sempre ragione.
Ormai di casa rimane una soddisfazione
dire le cose che penso senza limitazione.
Chi presiede la seduta è una donna astuta.
Persino diplomata in pompa magna investita
scolaretta un po anziana abusiva e istruita
censura le parole senza averne nessun potere.
E’ un’arma della ragione la commissione
dev’essere la sola a redimere la questione
non può essere sempre usata come ritorsione.
Una branda ha il mio nome alla commissione
il presidente mi riserva il posto ormai è un amicone
e dopo l’esamina andiamo a mangiare con soddisfazione.
E’ palese la ragione per chi sempre la pronuncia
non si difende dalle parole ma le brucia
chiedendo al superiore di sottoscrivere la denuncia.
Screditare è il mestiere per chi fa politica per procura
uno che pensa alle regole come giocattoli in miniatura
ha una giostra in testa che non suona e no fa paura.
Solo divertimento per i bimbi, parole e un po mistura
di esperienze periziate che non spostano le mura
commozioni burocratiche dentro gli occhi in muratura.

Tag:Atto di rinuncia.

Se non avessi un disordine nelle mani
non potrei scendere a patti con il mio domani
ne sognarti o vederti in anfratti periziali
in un destino che non ha fanali.
Una cubatura condonata di difetti
varia la perizia per gli oggetti
asimmetria degli spigoli dei cassetti
dei ripostigli delle ante dei divani e dei letti
compongono uno spazio di amori prefetti.
Cosa fatta il capo non la trova
poi ci riprova e cerca e si divora
una scatola da puntini da disegno
non si digeriscono ma lasciano il pegno
dentro il peso trasparente dell'ingegno.
Girano come la ruota dell’arrotino
in un movimento perpetuo e fino
lasciate molare fino a scintillare;
il verso della lama solo le mie ore
la forza del pedale non è l’onore.
Alfabetizzato alla rovescia senza cuore,
arriva l’arrotino che affila di mestiere le parole;
lui sì, che sa fare la pasta di pane con l’amore.

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