I morti bevono vino aspro.

Mi chiedo come vi sentite a dar ragione a un morto.
Non vede niente è muto e non è presente
da vivo non si sopportava quando allegramente
con l'aspro del vino te lo rammentava.
Vai ti diceva leggilo a voce alta come una prova.
Una mezza idea si è sempre frantumata
non è diventata una intera è rimasta marmellata.
Dovevo trovare un pretesto di coscienza,
il diritto è insufficiente per superare l'apparenza.
Non c'è costo per un rosario dentro una comunione
non c'è salario che vale i chiodi di una crocifissione.
A portata di mano si è materializzata in divino
le parole poi cassate da un potere un po' meschino.
Non capire cosa c'è scritto e poi passare da intelligenti
le parole valgono di più, anche se proibite per le menti.
In dodici ore hanno fatto male come ne fanno i denti
si adopera morfina senza essere poi dipendenti.
Una cosa che sia chiara, ognuno ha la sua storia
e dentro quella che è stata è risaputa e ne è prova
ogni coscienza ha le verità che in testa si ritrova.