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Estrorsione di una Zingara
16-sab-2015
Una zingara mi salassa le tasche
nelle ore delle miei giornate fosche.
Splendono i suoi denti d’oro e son bellezza
nell’anima sua, che si sporge per tutta la mia altezza.
Due per parte in un sorriso è una letizia
sotto le labbra di una madre, non sono avarizia.
Brillano e allo stesso tempo parlano
e dicono che da tagliola a volte servono.
Sospeso tra carità e quasi supplizio
di un dovere dentro un solo sfizio;
pagare la bellezza che sorride, non è mai uno strazio.
E’ una lotteria senza mai premio ne ricevuta
è una faccia già sposa, una veduta.
Un papavero rosso dietro un paracarro
una bellezza esplosa in un azzardo
un quadro di una vita che percorro
non sento il peso del denaro, e non ci perdo.
nelle ore delle miei giornate fosche.
Splendono i suoi denti d’oro e son bellezza
nell’anima sua, che si sporge per tutta la mia altezza.
Due per parte in un sorriso è una letizia
sotto le labbra di una madre, non sono avarizia.
Brillano e allo stesso tempo parlano
e dicono che da tagliola a volte servono.
Sospeso tra carità e quasi supplizio
di un dovere dentro un solo sfizio;
pagare la bellezza che sorride, non è mai uno strazio.
E’ una lotteria senza mai premio ne ricevuta
è una faccia già sposa, una veduta.
Un papavero rosso dietro un paracarro
una bellezza esplosa in un azzardo
un quadro di una vita che percorro
non sento il peso del denaro, e non ci perdo.